Attentato a Belvì, il messaggio dell’Anci: “Atto vile, solidarietà al vicesindaco”

Un messaggio di solidarietà per Maurizio Cadau, vicesindaco di Belvì oggetto di un attentato intimidatorio la sera di Pasqua, è arrivato oggi dall’Anci Sardegna, l’Associazione Nazionale Comuni d’Italia.

“Esprimiamo vicinanza e solidarietà al Vicesindaco di Belvì, Maurizio Cadau, vittima dell’ennesimo atto intimidatorio. Non vi sono ormai più parole per esprimere lo sdegno e la condanna per questo nuovo attentato ai danni di un amministratore locale – si legge nella nota firmata dal Presidente Pier Sandro Scano – Ancora una volta bisogna richiamare la necessità di uno scatto della coscienza civile delle nostre comunità contro il ricorso alla violenza, all’intimidazione e contro questo stillicidio di atti vili e incivili. Ancora una volta ribadiamo l’urgenza di rafforzare l’intelligence e il presidio territoriale e di potenziare la collaborazione fra le istituzioni per una cultura della legalità. Rivolgiamo anche un forte incoraggiamento alle forze del’ordine a compiere ogni sforzo per individuare qualcuno dei responsabili di questi atti e per assicurarlo alla giustizia”.

“Ennesimo attentato intimidatorio che desta forte preoccupazione e che lascia, anche per la dinamica che lo ha caratterizzato, davvero sconcertati”. Anche il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, esprime solidarietà al vicesindaco di Belvì: “non può e non deve mancare la vicinanza dell’Assemblea sarda a chi ogni giorno presta il proprio tempo e offre servizio alla comunità che lo ha scelto come amministratore”. “Ferma condanna al vile atto criminoso e massimo sostegno al vicesindaco Cadau che con coraggio e responsabilità ha scelto di non cedere all’intimidazione. Molto ancora deve essere fatto – conclude il massimo rappresentante dell’Assemblea sarda – affinché si raccolgano i primi risultati dell’istituzione dell’Osservatorio nazionale, voluto dal ministro Alfano. Mi trovo d’accordo con il nostro presidente dell’Anci: la strategia di contrasto del fenomeno che caratterizza la nostra Isola deve comprendere più azioni, in primo luogo un rafforzamento del presidio territoriale e una maggiore presenza dello Stato, ma anche e soprattutto interventi mirati a promuovere una cultura delle legalità che porti ciascun cittadino a sentire la responsabilità di denunciare atti di questo tipo”.

L’episodio è avvenuto la sera di Pasqua: ignoti si sono introdotti nel giardino della casa di Maurizio Cadau esplodendo diversi colpi di arma da fuoco contro l’auto dell’amministratore barbaricino. Cadau, 32 anni, in quel momento era in casa con i genitori.

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