Assalto al portavalori in Toscana, bottino da 4 milioni. Nel commando ci sarebbero banditi di origine sarda

Un assalto armato da quattro milioni di euro ha scosso la variante Aurelia, vicino a San Vincenzo, in provincia di Livorno. Un commando ben organizzato – del quale farebbero parte anche persone di origine sarda – ha bloccato due furgoni portavalori, destinati al caveau di Grosseto per il pagamento delle pensioni.

Il colpo è stato eseguito con estrema precisione: i rapinatori hanno usato furgoni rubati per fermare il convoglio e, armati, hanno sparato numerosi colpi per intimidire le guardie giurate. Nessuno è rimasto ferito, ma il gruppo ha fatto esplodere uno dei mezzi, prelevando il denaro. Le indagini, coordinate dalla procura di Livorno e affidate al nucleo investigativo locale, si stanno concentrando sull’origine sarda di alcuni membri del commando, riconosciuti per l’accento e l’uso dell’espressione tipica “ajò”. L’azione è stata rapida, con i rapinatori che hanno caricato il bottino su tre Suv grigi e si sono dati alla fuga. Al momento, le ricerche sono in corso e si avvalgono del supporto di elicotteri dotati di visori notturni.

La dinamica dell’assalto ha visto il convoglio fermarsi in un tratto a corsia unica, dove i rapinatori hanno bloccato le vie di fuga con i furgoni rubati. Dopo aver disarmato le guardie, hanno piazzato dell’esplosivo su uno dei portavalori, facendone saltare il tetto. La fuga è avvenuta tra fiamme e sirene, con le forze dell’ordine che hanno riaperto la strada solo intorno alle 2 di notte.

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