“Questa è stata la mattina più triste dei miei sedici anni di attività imprenditoriale. In questo momento ci sono sette persone, che considero la mia famiglia, in carcere”. Lo ha detto Tommaso Giulini, patron del Cagliari e della Fluorsid, riferendosi ai provvedimenti cautelari emessi nei confronti dei vertici della sua azienda di Macchiareddu. “Noi crediamo in 50 anni di aver operato con il massimo senso di responsabilità nei confronti del territorio, nei confronti dei dipendenti e di tutto il popolo sardo”.
“È come se avessero messo me in prigione. Anzi, sarebbe stato meglio che avessero messo me in prigione o il presidente della Fluorsid. Non capiamo – ha aggiunto – non abbiamo avuto assolutamente nessuna avvisaglia. Siamo scioccati, ci siamo svegliati alle 7 con questa cosa inattesa, ci siamo ritrovati decine di macchine della Forestale, con i dipendenti buttati giù dal letto davanti ai bambini e portati a Uta. Spero di poter chiarire e di essere sentito per chiarire. Noi dobbiamo sopportare tanti costi rispetto ai nostri concorrenti internazionali per garantire sicurezza e rispetto dell’ambiente. Subiamo tutte le certificazioni, poche settimane fa abbiamo ricevuto un’ennesima visita ministeriale. Sono allibito, sette persone sono in carcere. Rimarrò qui fin quando questa storia non si risolverà. Non ci rimane che avere fiducia nella giustizia”, ha concluso l’imprenditore milanese.