Arrestati i vertici della Fluorsid di Macchiareddu per disastro ambientale

Con l’accusa di disastro ambientale, inquinamento e associazione a delinquere, sono stati eseguiti numerosi arresti alla Fluorsid di Macchiareddu, fra vertici aziendali e ditte d’appalto. L’azienda, che fa capo al presidente del Cagliari Calcio, Tommaso Giulini (a suo carico non risulta nulla) si trova nella zona industriale del capoluogo e produce acido fluoridico ed è collegata alla miniera di Silius (Gerrei). Ad eseguire gli ordini di custodia cautelare, emessi dal pm Marco Cocco, sono stati gli agenti del Nucleo investigativo del Corpo forestale regionale. Il blitz questa mattina, sotto sequestro l’area di stoccaggio dell’impianto industriale. Secondo l’accusa i rifiuti speciali non sarebbero stati trattati secondo le precauzioni, e in alcuni casi addirittura stoccati.

I nomi

In carcere sono finiti Sandro Cossu, direttore sicurezza della Fluorsid, Marcello Pitzalis e Simone Nonnis di una azienda esterna, l’ingegner Alessio Farci, Michele Lavanga, direttore stabilimento Fluorsid, mentre ai domiciliari Armando Benvenuto Bollani, titolare di una ditta che lavora con l’azienda, l’Ineco, e Giancarlo Lecis della Fluorsid.

Le aree sequestrate

Gli agenti del Corpo forestale e di vigilanza ambientale hanno sequestrato due aree contenenti materiali inquinanti. In particolare sono stati messi i sigilli a un’area grande tre ettari, accanto alla Fluorsid, dove erano presenti cumuli di materiali stoccati all’aperto. Una seconda area, grande cinque ettari, è stata sequestrata ad Assemini (Cagliari) in località Terrasili, che era destinata allo stoccaggio di materiali vari.

L’ordinanza e le indagini partite da una segnalazione del servizio veterinario 

Forte contaminazione per dispersione di polveri nocive contenenti fluoro, contaminazione del terreno per diffusione di polveri di fluoro, poi andate a finire sui pascoli, e delle falde da metalli pesanti e composti inorganici, e contaminazione da fluoro degli allevamenti di Macchiareddu. Sono alcune delle ipotesi contestate nelle 160 pagine dell’ordinanza firmata dal Gip, Cristina Ornano. Le indagini sono partite, da quanto si apprende, da un esposto denuncia a seguito delle analisi a cui erano stati sottoposti alcuni capi di bestiame. I veterinari della Asl avevano diagnosticato la fluorosi, una patologia che provoca la crescita a dismisura delle ossa e dei denti degli animali che non riescono più a cibarsi. Gli abitanti di Macchiarddu, lo riporta anche il Gip nell’ordinanza, avrebbero lamentato la presenza di polveri bianche nelle case, bruciore agli occhi e alle vie respiratorie. In alcuni casi anche “effetti nocivi sui figli minori”, pare continue polmoniti. Tra le altre contestazioni l’interramento e sversamento di fluorsilicati, fanghi acidi, amianto, oli, cloruro e lavorazione all’aperto di sostanze velenose.

 

 

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share