Sono scattate di nuovo le manette per i nipoti di Graziano Mesina, l’ex bandito del Supramonte sparito nel nulla la sera del 2 luglio scorso a seguito del verdetto che ha reso definitiva la sua condanna a 30 anni per traffico di droga. Ieri, dopo la bocciatura del ricorso presentato dai difensori in Cassazione, Giuseppe Mesina, di 35 anni, è tornato in carcere, mentre il fratello Antonello, di 30, è ai domiciliari.
Sono accusati di detenzione e spaccio dopo la scoperta, nel febbraio scorso, di un ingente quantitito di marijuana nascosto nel garage di famiglia. I provvedimenti sono stati notificati dai carabinieri del Nucleo investigativo e della Compagnia di Nuoro.