Appiccava incendi per vendetta: il piromane di Uras resta ai domiciliari

Rimarrà ai domiciliari e per spostarsi in caso di visite mediche dovrà essere scortato dai carabinieri. È la decisione presa dal gip di Oristano nei confronti di Terenzio Garau, di 68 anni, nato a Uras ma residente a Morimenta nel comune di Mogoro, sorpreso sabato dagli agenti del Corpo forestale e vigilanza ambientale mentre appiccava l’ultimo di tre roghi nella zona di Guspini. Il giudice ha convalidato l’arresto, decidendo di confermare le misure restrittive.
Durante l’interrogatorio Garau ha respinto ogni accusa. Ma le prove in mano agli investigatori, che lo seguivano da tempo, sono schiaccianti. Oltre ad essere stato visto mentre appiccava l’incendio, nella sua auto sono stati trovati accendini e fiammiferi. Inoltre grazie a una minuziosa attività tecnica è stato localizzato nei luoghi in cui sono poi divampati i roghi che hanno distrutto circa 300 ettari di superficie. Sono almeno undici – non più otto come contestato inizialmente – gli incendi appiccati nell’area compresa tra Pabillonis e San Nicolò Arcidano e in altre zone non solo del cagliaritano. Anche gli uomini del Corpo forestale di Oristano lo seguivano da diverso tempo.
Garau, che si trovava già agli arresti domiciliari per furto, avrebbe appiccato gli incendi per vendicarsi dei derubati che lo avevano denunciato o addirittura come forma di intimidazione affinché le vittime non denunciassero nulla. I domiciliari gli sono stati concessi per le sue condizioni di salute, ma secondo quanto deciso dal gip non potrà andare dal medico se non scortato dalle forze dell’ordine.

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