A Sassari i dipendenti dell‘Aou, l’azienda ospedaliero-universitaria, non possono raccontare nulla di quanto succede nelle strutture sanitarie, tra cui il Santissima Annunziata (nella foto), diventato focolaio del coronavirus, un primato che non è certo motivo di vanto. È stato Giovanni Maria Soro, commissario straordinario nominato a fine marzo dal presidente Christian Solinas, a mettere in guardia i lavoratori sui rischi che corrono “in materia di utilizzo dei social network”.
Soro ha motivato il suo provvedimento scrivendo che “anche di recente si è riscontrata la reiterata inosservanza delle disposizioni” per via di alcuni dipendenti bugiardi, a sentire il manager. Nella fattispecie si tratterebbe di personale che “ha portato delle evidenze non riscontrabili o, peggio, non veritiere, con conseguenti ripercussioni negative sulla corretta informazione e comunicazione ai cittadini”.
Il commissario non ha fatto nomi, ma nemmeno risultano provvedimenti disciplinari contro i presunti falsari della verità all’Aou di Sassari. Lavoratori che avrebbero diffuso non meglio precisate notizie che sarebbero inventate di sana pianta, stando ancora a quanto dice il manager insieme al direttore sanitario, Bruno Contu, e a quello amministrativo, Antonio Lorenzo Spano, le cui firme si leggono ugualmente in calce al documento.
La circolare di Soro, guarda a caso, ricalca quella che aveva diffuso il suo predecessore, Nicolò Orrù, Di certo, nella nota bis del commissario sorprende una cosa: viene espressamente la Regione che proprio ai lavoratori delle Assl, a inizio pandemia, ha messo il bavaglio, intimandoli dal diffondere informazioni sulla gestione dell’emergenza negli ospedali sardi. Una mossa talmente sorprendente che erano intervenuti pure l’Ordine dei giornalisti e l’Assostampa.
Soro, che alla Regione deve rispondere, si è subito messo in scia della Giunta Solinas e ha fatto sapere che “ogni condotta non difforme non potrà essere oltremodo tollerata”. Insomma, pugno duro perché, si deduce, dagli ospedali potrebbero venire fuori cose non carine, legate a una pandemia di proporzioni importanti. A Sassari, da settimane, sono al lavoro i medici dell’Esercito perché la Aou, da sola, non riusciva a cavarne piede.
Soro ha forse ignorato che “le direttive sarde” da lui citate nella circolare hanno assegnato alla Regione il ruolo di “fonte unica” dell’emergenza Covid-19. E non si tratta di un virtuosismo organizzativo, ma di un fatto “grave e pericoloso”, hanno scritto l’Ordine dei giornalisti e l’Assostampa.
Al. Car.
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