Dopo la presa di posizione del Consiglio regionale, che durante la seduta straordinaria tenuta alla presenza della presidente della Camera Laura Boldrini ha detto “no” alle scorie nucleari, anche la Chiesa sarda esprime preoccupazione rispetto al possibile arrivo dei rifiuti radioattivi e al conseguente aggravio delle condizioni ambientali dell’isola. Lo riferisce il comitato NoNucle-NoScorie, reduce da un incontro con l’arcivescovo di Cagliari e presidente della Conferenza episcopale sarda monsignor Arrigo Miglio da cui è emerso un clima di sintonia. Miglio ha così ribadito quanto già affermato dalla Conferenza episcopale con un recente comunicato. “Oltre che una servitù insopportabile sotto il profilo ambientale per la fragilità del sistema geologico e morfologico dell’Isola – scrivono i vescovi – l’arrivo delle scorie porterebbe un colpo mortale alla sua naturale e indispensabile economia agro-pastorale e turistica”, queste le parole scelte dai pastori sardi per commentare l’eventuale rischo che la Sardegna venga scelta per ospitare il deposito dei rifiuti radioattivi.
I NoNucle-NoScorie esprimono soddisfazione anche per la presa di posizione assunta nella giornata di ieri dalla politica sarda, che all’unanimità ha respinto l’ipotesi di una nuova servitù legata all’arrivo dei rifiuti radioattivi. “In passato, siamo stati additati come visionari, ma è chiaro che il rischio c’è e va scongiurato”, commenta il portavoce del comitato Marco Mameli . “L’allarme è giustificato”, rilancia il presidente dell’Anci, Piersandro Scano, presente stamani alla conferenza stampa indetta dal comitato. E annuncia battaglia: “I 377 comuni sardi, che hanno già appoggiano la lotta dei comitati votando all’unanimità un ordine del giorno contro il possibile arrivo delle scorie, ribadiscono il loro no drastico, fermo e totale”.
L’incontro di oggi è dunque servito per fare il punto su una vertenza in fieri e per rilanciare la mobilitazione contro il possibile arrivo dei rifiuti radioattivi nell’isola. “Si incomincia il primo aprile, con una due giorni di informazione e spettacolo sotto i portici del Consiglio regionale in via Roma, a Cagliari, e si prosegue il 19 aprile con la No-Nucle die”, spiega Bustianu Cumpostu, leader di Sardigna Natzione e portavoce del comitato. E non manca neanche qualche sospetto “sull’arrivo a tranche delle scorie nell’isola. Stanno già preparando le miniere ad accogliere le scorie?”, si domanda il segretario della Confederatzione sindacale sarda (CSS) Giacomo Meloni.
“Per fugare ogni dubbio, non si escludono iniziative presso la Procura della Repubblica”, conclude l’avvocato del comitato Gianfranco Sollai.
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P. L.