“Abbiamo portato avanti un percorso strutturato e coerente, avviato quattro anni fa, che costituisce un valido strumento per la mitigazione del rischio idrogeologico nel territorio di Olbia”. Lo dichiara l’assessore regionale dei Lavori Pubblici Edoardo Balzarini, in qualità di soggetto attuatore del Commissario di Governo per la realizzazione delle opere anti alluvione, in vista dell’incontro pubblico in programma il 4 e 5 settembre per presentare a tutti i portatori di interesse del progetto sviluppato sulla base del cosiddetto Piano Mancini. Il progetto, inizialmente sviluppato dal Comune (che oggi, però, con l’attuale sindaco Settimo Nizzi è contrario, ndr) e completato dal commissario delegato sulla base dello studio elaborato dal professor Marco Mancini, prevede un investimento tra finanziamenti regionali e statali di 150 milioni di euro. “Il progetto completato dall’ufficio commissariale – precisa il titolare dei Lavori Pubblici – è il frutto di un lavoro rigoroso ed è ispirato a criteri di efficacia e economicità per dare risposta alle criticità e affrontare in modo serio e puntuale gli aspetti urbanistici, idraulici e ambientali con un quadro di finanziamenti ormai certo e definito che non possiamo rischiare di perdere. Siamo nella fase conclusiva dell’iter. La pianificazione, avviata dopo il gravissimo evento alluvionale del novembre 2013, ha prodotto un progetto definitivo che viene sottoposto alla valutazione di impatto ambientale. Si tratta di un progetto per la tutela della città ed è importante che venga realizzato con urgenza perché, entro sei mesi, se la valutazione di impatto ambientale fosse positiva, si potrebbe bandire l’appalto delle opere. Viene prevista in particolare una rinaturalizzazione dei corsi di acqua, San Nicola, Gadduresu e Seligheddu, che attraversano la città e che in parte vengono trattenuti con il sistema delle quattro vasche di laminazione, opere di salvaguardia che saranno realizzate a monte”. “Nelle giornate del 4 e 5 settembre – prosegue Balzarini – il progetto avrà evidenza pubblica alla presenza dei cittadini e di tutte le istituzioni coinvolte a partire dal Comune di Olbia. Così è previsto nella procedura di valutazione di impatto ambientale: ci deve essere un momento di presentazione del progetto e di recepimento delle istanze e, eventualmente, delle critiche per dar luogo, nel caso fosse necessario, ad adeguamenti progettuali e all’analisi delle soluzioni alternative. Occorre anche evidenziare che lo stesso Comune di Olbia nel tempo ha elaborato una soluzione progettuale diversa, attualmente in uno stadio inferiore di progettazione, che è stata comunque ricompresa nella procedura di Via”.
Nella foto d’archivio il rio Siligheddu