La Procura di Tempio ha aperto una nuova inchiesta sull’alluvione di Olbia. Il fascicolo riguarda il treno deragliato con 18 passeggeri a bordo: il 18 novembre venne fatto partire lo stesso, alle 16,30, mentre sulla città imperversava la furia dell’acqua. Tanto che a pochi chilometri da Olbia, vicino alla stazione di Enas, la prima che si incontra viaggiando in direzione di Sassari, i passeggeri furono costretti a scendere.
Alla fine non ci furono né feriti né morti. Ma il pm Riccardo Rossi, che a giorni lascerà la Procura, non vuole andare via senza aver fatto chiarezza anche su quell’episodio. Al momento non risultano persone iscritte sul registro degli indagati. È certo invece che il treno non potè proseguire il suo viaggio perché la pioggia aveva spazzato via parte del terrapieno in cui erano sistemati i binari. Il treno, quindi, si era inclinato e aveva deragliato. Il nuovo fascicolo segue l’esposto presentato dagli stessi passeggeri che erano scampati alla tragedia ed è il quarto sulla tragedia di Olbia.