Non si fermano gli accertamenti dei carabinieri della Compagnia di Isili sull’ omicidio di Massimo Deidda, l’allevatore di 63 anni ucciso a bastonate nel suo terreno in contrada Aureddus a Gergei, nel sud Sardegna.
Per il delitto sono già stati fermati con l’accusa di omicidio volontario non aggravato dalla premeditazione Cesare Tiberio Farris, di 59 anni, e il figlio Stefano, di 39.
A mettere sulla pista giusta i carabinieri, intervenuti intorno alle 21 a Gergei, sono stati sia gli indizi recuperati nel terreno di Deidda, ma anche il racconto di alcuni testimoni che avrebbero assistito alla lite.
Secondo quanto accertato dai carabinieri all’origine dell’omicidio ci sarebbero attriti tra i tre allevatori, ruggini vecchie e nuove per problemi di pascolo, culminate nel corso del tempo con alcuni danneggiamenti e anche il furto di un cavallo.
Ulteriori elementi arriveranno domani dopo l’autopsia sul corpo della vittima, che sarà eseguita del dottor Roberto Demontis al Policlinico di Monserrato.