I carabinieri di Sassari hanno aggiunto un tassello all’assalto al bancomat nell’aeroporto di Fertilia, il 19 settembre 2015, in piena notte (era l’una e 40). I militari dell’Arma hanno arrestato quattro persone, tutte rumene.
Si chiude quindi il cerchio attorno alla banda. Dopo 10 mesi di indagini serrate coordinate dal sostituto procuratore Mario Leo, i carabinieri della Compagnia di Sassari, guidati dal capitano Fabio Melci, hanno eseguito quattro nuove ordinanze di custodia cautelare in carcere individuando i ruoli e i movimenti dei nove componenti della banda composta da otto cittadini romeni e un basista di Sorso. Oltre alla conferma degli elementi già emersi subito dopo la rapina, che avevano portato al fermo di sei persone, sono stati identificati altri tre membri del gruppo d’assalto. Si tratta di Andries Neculai, 28 anni, romeno, e di altri due, di cui non sono state resi noti i nomi perché latitanti e per i quali sono state avviate le ricerche internazionali. In carcere anche i romeni Bararu Mitica, Gheorghe Alecu e Spiridon Jenica, tutti già fermati nelle ore successive al colpo.
Gli investigatori, con la collaborazione fondamentale del Ris di Cagliari, sono riusciti a ricostruire nei dettagli i movimenti della banda durante la fuga dall’aeroporto di Alghero: i rapinatori che col volto coperto da passamontagna avevano assaltato alle 2 del mattino lo sportello automatico armati di una mazza da cantiere, erano scappati con la colonnina che custodiva i soldi a bordo di due furgoni risultati poi rubati. Si erano fermati a poche centinaia di metri di distanza per forzare il bancomat e portare via 160 mila euro. Una volta abbandonati i furgoni, i malviventi avevano proseguito a piedi fino alla rotatoria della strada dei Due mari, liberandosi lungo il tragitto degli abiti usati nel corso della rapina. Alla rotatoria c’erano tre mezzi con altrettanti complici pronti a riportarli nel loro covo, individuato in una villetta del villaggio turistico Eden Beach, nella Marina di Sorso. Durante la fuga in auto i rapinatori avevano anche forzato un posto di blocco dei carabinieri.
Le indagini, che nel frattempo erano già in corso in collaborazione con i militari dell’Arma di Ferrara che da diversi mesi stavano monitorando due dei soggetti coinvolti – Bararu Mitica, romeno classe 1971 e Busuioc Ciprian, anche lui romeno 46 anni – hanno permesso di individuare gli ulteriori componenti della banda. Sono stati anche raccolti una serie di elementi risultati fondamentali, a poche ore dal colpo, per la loro identificazione e il successivo fermo, consentendo anche il recupero di parte del denaro della rapina. Infatti, oltre a Bararu e Busuioc, sono stati sottoposti a fermo anche Jenica Spiridon, romeno di 45 anni, Llulla Agron, albanese di 35, Gheorghe Alecu, romeno di 48, Giuseppe Dessì, sassarese di 64. Delle sei persone sottoposte a fermo il 19 settembre 2015, soltanto due erano rimaste in carcere: Llulla Agron e Busuioc Ciprian, quest’ultimo trovato anche in possesso di un documento d’identità falso. L’unico libero in attesa del processo è Dessì, che secondo i riscontri investigativi ha fornito il supporto logistico alla banda mettendo a disposizione, in affitto, la villetta di Eden Beach, di cui lui stesso era locatario.
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