Alcoa passa a Sider Alloys, è fatta: a Roma la firma dell’accordo di cessione

Alcoa è pronta per passare al nuovo investitore Sider Alloys. Si firma infatti domani al Ministero dello sviluppo economico l’accordo per la cessione dello stabilimento di Portovesme da Invitalia al gruppo svizzero. La firma, si legge in una nota del Mise, avverrà alla presenza del ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda e dell’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri.

È del 22 dicembre scorso la firma dell’accordo di programma con Invitalia e Regione Sardegna per l’investimento proposto da Sider Alloys ai fini dell’acquisizione dello stabilimento Alcoa. L’investimento complessivo previsto è di circa 140 milioni di euro, con agevolazioni Mise e Regione Sardegna di circa 94 milioni di euro.

“Ci aspettiamo che i sindacati siano convocati un minuto dopo la firma dell’accordo che sancirà il passaggio di Alcoa a Sider Alloys”. Così all’ANSA il segretario regionale di Cisl metalmeccanici, Rino Barca. “Abbiamo necessità di conoscere il piano industriale e di avere delucidazioni su quello occupazionale”, spiega. I lavoratori interessati sono in tutto circa settecento, quattrocento diretti e trecento degli appalti. Oltre a ciò, continua il numero uno di Fsm Cisl, “è importante capire quali saranno i tempi per il riavvio dello smelter”. L’impianto di Portovesme è dotato di 328 celle e la ripartenza è prevista a blocchi. Per quella definitiva potrebbe volerci circa un anno ma, trattandosi di un processo graduale, tra sei mesi potrebbe già vedersi qualcosa. In ogni caso, sottolinea Barca, “sarà fondamentale verificare la capacità di reazione di uno smelter che dovrà produrre 150mila tonnellate di alluminio”.

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