Interi palazzi, case coloniche, terreni e perfino tre alberghi. C’è di tutto un po’ nella lista degli immobili che la Regione ha deciso di vendere. Il documento è stato approvato dalla giunta guidata da Francesco Pigliaru su proposta dell’assessore agli Enti locali e finanze Cristiano Erriu. In delibera non viene specificato l’ammontare presunto dei ricavi, ma si parla di decine di milioni di euro. Si comincia con il palazzo che fino a poco tempo fa ospitava gli uffici dell’assessorato regionale al Lavoro, in piazza Giovanni XXIII a Cagliari, già albergo Esit, il defunto Ente sardo industrie turistiche che sul finire degli anni ’70 aveva aperto diverse strutture ricettive in tutta l’Isola. È il caso di diversi hotel inseriti nella lista degli immobili in vendita: Villa fiorita a Sorgono, Il noccioleto a Tonara (nella foto), San Leonardo a Santu Lussurgiu e una struttura a Santa Caterina (Cuglieri). Ma ci sono anche altri alberghi di proprietà della Regione a Fertilia, Sorso e Bosa (Hotel Miramare).
QUI la lista completa degli immobili in vendita
Nel caso in cui la procedura di alienazione non dovesse andare a buon fine – i tentativi di vendita si susseguono da almeno un decennio – l’assessore Erriu ha messo in conto la cosiddetta ‘Concessione di valorizzazione’: in sostanza l’ente pubblico concede l’immobile a un privato che, dietro il pagamento di un canone, si occupa di riqualificarlo e riconvertirlo a fini economici. È il caso, ad esempio, del faro di Capo Spartivento, a Chia, riconvertito in albergo dall’imprenditore cagliaritano Alessio Raggio con il via libera del Demanio. E infatti la ‘Concessione di valorizzazione’ è previsto solo per gli immobili “a vocazione turistico-ricettiva”, precisa Erriu. Diverse le case coloniche, soprattutto nell’area di Castiadas e Marrubiu, ma non mancano i terreni, da Arborea a Ossi passando per Alghero. Nella lista anche appartamenti e locali commerciali.
P. S.