È stato l’odore di bruciato nella cabina passeggeri a far scattare l’allarme sul volo Air Italy partito da Olbia e diretto a Roma delle 19:55 di ieri sera, con a bordo un centinaio di viaggiatori. “Niente fumo e nessuna spia accesa”, precisano dalla compagnia aerea sardo-qatariota dopo le prime notizie sull’atterraggio di emergenza per il fumo in cabina, ma “un problema tecnico poco dopo il decollo, segnalato dagli stessi passeggeri”. Da qui il rientro del velivolo nello scalo gallurese, ma senza l’attivazione della procedura per l’atterraggio di emergenza. Allertati però, i vigili del fuoco che non sono dovuti intervenire.
L’aereo che ha atterrato normalmente viene ora completamente ispezionato prima di tornare in servizio, precisa la compagnia. Queste operazioni, che richiedono tempi ben scadenzati, stanno creando ritardi nell’operatività dei collegamenti di Air Italy, che sta riproteggendo i passeggeri in altri voli. Nel frattempo a Olbia è stato spostato un velivolo di base a Malpensa.
Intanto il Codacons si prepara a dare battaglia su quanto è accaduto: “I passeggeri raccontano di momenti di puro terrore e di panico – spiega il presidente Carlo Rienzi – Al di là di chi ha avuto malori o problemi fisici a bordo, quanto avvenuto ha generato uno stress e una paura tale da rappresentare un vero e proprio trauma per quanti si trovavano sull’aereo che realizza il diritto al risarcimento per i danni morali subiti in favore dei soggetti lesi”.