È prevista per oggi al Tribunale di Cagliari l’udienza dopo la richiesta di fallimento avanzata dal pm Daniele Caria per tutte le società del gruppo Aias. E i legali hanno presentato la proposta di concordato preventivo ritenendo ci si trovi davanti a uno “stato di crisi, non di insolvenza”, e nel caso arrivi il via libera al Piano chiederanno la “fusione di Aias con la Fondazione Randazzo“. Lo riporta oggi il quotidiano L’Unione Sarda insieme alle proposte per superare lo stato di crisi dell’associazione. L’Aias per sopravvivere può “cedere accreditamenti e convenzioni, il reale valore aziendale, ma ha bisogno di assunzioni funzionali alle prestazioni”, col conseguente “incremento di ricavi e utili, e del taglio di alcune figure”, cioè licenziamenti. In questo modo, si legge, si potrebbe “ridurre il costo del lavoro di 800 mila euro tra dicembre e gennaio”. Inoltre è ipotizzabile vendere sino a “tre residenze sanitarie assistite per avere liquidità, estinguere i debiti coi lavoratori e ridurre il costo del personale”.
Mentre il 13 dicembre dipendenti e consulenti hanno avuto un acconto dello stipendio, la società spiega che al 30 ottobre l’indebitamento era di “83 milioni di euro”. Non c’è “liquidità sufficiente a pagare i creditori ma un patrimonio idoneo a soddisfarli”.