Il quotidiano La Repubblica dedica uno spazio fisso ai morti sul lavoro. Ieri lo spazio era occupato da Filippo Bua, il 18enne di Alà dei sardi (Gallura) che stava lavorando a San Leonardo, in un cantiere di Santu Lussurgiu, nell’Oristanese, e lì è morto mentre tagliava sughero.
Il 18enne si è ferito alla gola e si è dissanguato. Una fine orribile. Era impiegato a tempo, giusto per farsi qualche soldino d’estate, in una ditta di Alà che si occupa di estrarre sughero. Filippo è stato colpito mortalmente dall’accetta che gli è scivolata ed è finita sulla gola, senza dargli scampo. Il 18enne studiava a Olbia.
Ciao Pippo,
oggi non ci restano che poche parole, sei volato via senza avvisarci. Ti vorremo qua per dirti quanto ti vogliamo bene, per andare a ballare come avevamo previsto per questo sabato. Tanti progetti fatti insieme che si sono frantumati, ma un’infinità di bellissimi ricordi con te. E chi si dimentica di te che dopo qualche birretta di troppo ti mettevi a ballare, di quando la mattina con la tua vocina ci dicevi ‘buongiorno’. Il nostro Grande Gigante Gentile, disponibile e gioioso. Quel meraviglioso ragazzo che farà per sempre parte di noi, colui che non smetteva mai di sorridere, per questo noi spesso ti chiamavamo Pippo Sorriso, quasi per prenderti in giro.
Non riusciamo a credere che sia successo, ma tu dall’alto ci aiuterai. Il cielo aveva bisogno del suo angelo più bello. Sempre e per sempre sorridente ti ricorderemo. Ricorda che questo non è un addio, sarà l’ inizio di una nuova vita senza te, difficile da affrontare poiché tu non ci sarai fisicamente, ma vivremo con la consapevolezza che ci sarai dovunque e comunque.
Sarai nei sorrisi delle tue sorelle, nei modi di fare di tuo babbo che volevi tanto imitare e nella dolcezza che contraddistingue tua mamma, in loro non smetteremo di vedere quegli aspetti che ti hanno reso indelebile nei nostri cuori. Tante domande, nessuna risposta, solo il tuo amore per noi come arma per sconfiggere la morte. Avremo cura di te e del tuo ricordo, tu abbi cura di noi in ogni singolo attimo di questa vita che tu hai reso immensamente straordinaria.
Ti immagini se cominciassimo a volare
Tra le montagne e il mare
Dicci dove vorresti andare
Abbracciaci se avrai paura di cadere
Che nonostante tutto noi siamo ancora insieme.
Pippo muovi il tempo come solo tu hai saputo fare.
Un forte abbraccio da Sa ghenga”.