A Macomer sfilano i camion del latte: sindaci in prima fila contro gli assalti

Cinquantasei autocisterne del latte hanno sfilato nel centro di Macomer in occasione della marcia per la legalità promossa dai caseifici della filiera del latte ovicaprino contro i ripetuti assalti armati alle autocisterne dirette alle aziende per il conferimento del prodotto. Un corteo tra gli applausi dei manifestanti che hanno atteso le autobotti di fronte al Municipio: da qui il serpentone si è snodato lungo le strade principali del paese del Marghine, da Corso Umberto fino alle caserme Mura. Presenti tutti i titolari dei caseifici, dai Fratelli Pinna di Thiesi ad Antonio Mura della Sarda Formaggi di Buddusò, tutti chiusi in adesione alla protesta.

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Assenti, almeno alla partenza del corteo, i leader dei pastori che ieri sera a Tramatza, in una lunga assemblea hanno optato per la partecipazione libera alla manifestazione di oggi.  In mattinata Felice Floris, storico leader del Movimento Pastori Sardi ha avvisato gli organizzatori di non poter prendere parte alla manifestazione.  In prima fila, invece, con la fascia tricolore, i sindaci del territorio e il presidente dell’Anci Sardegna Emiliano Deiana: “Siamo qui per solidarizzare col mondo delle campagne, ma anche per dire no alla violenza, per questo esprimiamo la nostra piena vicinanza agli autotrasportatori che in questi giorni hanno subito assalti e aggressioni” ha spiegato Deiana che poi ha proseguito: “Nella vertenza dei pastori è stato finalmente raggiunto un accordo, da qui bisogna partire per proseguire il dialogo e trovare una soluzione per un settore che è il cuore dell’economia della Sardegna. La questione – ha concluso – riguarda anche i trasportatori e i trasformatori, bisogna andare avanti tutti uniti. La violenza deve finire, i lavoratori devono essere tutelati dalle forze dell’ordine”.

Tanti gli operai dei caseifici e i ragazzi delle scuole che hanno sfilato con diversi cartelloni. Uno su tutti: “Un’ingiustizia non va fatta nemmeno quando la si riceve”. In prima fila anche Antonio Mura del caseificio Sarda Formaggi: “Ho 80 anni ma quello che è successo in questi giorni non l’avevo mai visto”, ha detto ricordando l’assalto di pochi giorni fa a Irgoli (Nuoro), quando una autocisterna del latte del caseificio di Buddusò (Sassari) è stata bloccata e data alle fiamme. “Oggi – ha chiarito – è una giornata importante per solidarizzare con i lavoratori che tutti i giorni sono impegnati nella raccolta del latte e fanno parte di questa filiera che non riesce più a trovare pace. Non è una giornata di protesta ma di raccoglimento – ha spiegato Mura – per ricercare una pace
sociale che manca in questo comparto. Al di là di tutte le pretese dobbiamo difendere il diritto al lavoro di tutti”.

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