Il macchinario cyberlink

A Cagliari una nuova arma contro il cancro: al Businco arriva Cyberknife

Per la prima volta la Sardegna si dota di un macchinario unico nella cura dei tumori. Si chiama Cyberknife l’acceleratore lineare robotico, nuova arma contro il cancro, che andrà a potenziare il patrimonio strumentale diagnostico e terapeutico del Businco.

Il Cyberknife è dotato di un braccio robotico flessibile in grado di ruotare intorno al paziente e, in combinazione con un sistema di imaging, assicura un trattamento radioterapico dalla precisione millimetrica. Per i pazienti l’accuratezza sub-millimetrica si traduce in trattamenti eccezionalmente accurati, che consentono di ridurre al minimo i margini intorno al target da colpire con l’elevata dose necessaria alla distruzione delle cellule tumorali, ovvero di ridurre la dose ai tessuti sani, che significa minor tossicità per il paziente.

Per il direttore generale Agnese Foddis, soddisfatta per il risultato ottenuto grazie allo sforzo congiunto Azienda e Regione, “si tratta di un sistema robotico per radiochirurgia insostituibile per potenzialità e precisione, che colpisce i tessuti malati con fasci di radiazioni” e che il macchinario “assicurerà un duplice risultato: garantire a tutti i pazienti dell’Isola, i trattamenti radiochirurgici e consentire ai sardi di non emigrare oltre Tirreno, azzerando, così, i fuori regione”.

“Il Cyberknife è l’ultima evoluzione della radioterapia e agisce su diverse tipologie di
tumore con la stessa precisione di un bisturi ma usando radiazioni ionizzanti”, afferma il Raffaele Barbara. “Una modernissima tecnologia radioterapica, attualmente in dotazione in Italia nei più prestigiosi Poli Oncologici. Si tratta di un Linac che sfrutta la robotica e l’intelligenza artificiale per eseguire trattamenti radianti di radiochirurgia, ovvero trattamenti ablativi che si eseguono su lesioni neoplastiche e non neoplastiche inoperabili per sede anatomica o lesioni molto piccole dove l’intervento è controindicato. Tutti i reparti chirurgici e non chirurgici dell’Arnas e tutte le aziende e le strutture sanitarie dell’Isola potranno usufruire di questa modernissima tecnologia”.

Lunedì 25 novembre, alle 12, è in programma l’inaugurazione nella Struttura complessa Radioterapia Oncologica del Businco dell’Arnas G. Brotzu, diretta da Raffaele Barbara, alla presenza dell’arcivescovo di Cagliari monsignor Giuseppe Baturi, della direttrice Foddis, accompagnata dal direttore sanitario Raimondo Pinna e quello amministrativo Marco Biagini, presenterà la

Nel reparto di Radioterapia dell’ARNAS Brotzu dove, all’acceleratore lineare convenzionale, sarà affiancato il CyberKnife, sarà possibile offrire un servizio completo ed efficiente che consentirà di ampliare il ventaglio di trattamenti, ampliando quindi il numero di pazienti che possa beneficiare della terapia radiante, anche quando debba sostituirsi alla chirurgia per pazienti non operabili o per cui la non invasività sia il fattore determinante. Inoltre i ritrattamenti saranno effettuati in sicurezza poiché l’accuratezza consente di controllare la dose ai tessuti sani e organi a rischio che sono già stati irradiati in precedenza e di migliorare l’esperienza clinica del paziente, sia per la minor tossicità del trattamento, sia per la brevità del trattamento e l’immediato ritorno alle attività quotidiane e alla vita normale.

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