Piste ciclabili e ipotesi di referendum. Gli amici della bici: “Sarebbe un errore”

Dall’associazione Amici della bicicletta Cagliari, attivissima nel sostegno alla mobilità sostenibile, riceviamo e volentieri pubblichiamo questa riflessione che è una risposta alla proposta di referendum sulle piste ciclabili avanzata ieri attraverso una lettera aperta indirizzata al sindaco Paolo Truzzu (leggi qui). Il tema continua a essere molto dibattito in città: Sardinia Post con piacere ospita gli interventi di quanti vogliono dare un contributo alla discussione.

È stata prospettata, con una lettera aperta al sindaco di Cagliari, l’opportunità di un referendum tra i cittadini sulle piste ciclabili. L’associazione Amici della bicicletta Cagliari chiede la cortese ospitalità di Sardinia Post per manifestare le sue forti riserve sulla proposta. L’esito di un referendum di quel tipo sarebbe influenzato da preconcetti sempre più diffusi, che soltanto una previa, completa informazione potrebbe superare.

Questi in sintesi alcuni dei temi sui quali i cittadini dovrebbero essere coinvolti: in tutti i paesi dell’Europa avanzata, e nel Nord Italia, il potenziamento della mobilità ciclistica, non esclusivamente ricreativa, costituisce un obiettivo primario, cui aderiscono anche i datori di lavoro: è infatti comune la consapevolezza che le città sono sempre più ridotte a delle camere a gas, sature di polveri sottili, con gravissimi danni per la salute. Sarebbe necessaria da parte dei cittadini di Cagliari la conoscenza di alcuni dati: dopo Catania, la nostra città, tra quelle italiane, ha il maggior numero di automobili pro capite; le velocità medie sono fortemente ridotte per effetto delle decine di migliaia di veicoli quotidianamente in circolazione sul territorio; è stato accertato che la ventosità non attenua l’inquinamento nelle zone di maggior traffico.

L’incoraggiamento all’uso della bicicletta può contribuire a ridurre queste situazioni pregiudizievoli. Soltanto una protezione dei ciclisti anche attraverso le piste dedicate può limitare il rischio di incidenti, il quale, essendo attualmente altissimo, rende l’uso della bicicletta riservato a pochi temerari. E non va dimenticato che la puntuale utilizzazione delle risorse finanziarie europee può continuare a rendere economicamente conveniente il potenziamento delle piste; mentre una più facile mobilità giova anche alle attività economiche sul territorio.
Questi e altri rilevanti aspetti dovrebbero entrare a far parte della consapevolezza di cittadini e amministratori prima che vengano assunte decisioni di retroguardia, sull’onda di umori non sufficientemente ponderati.

L’associazione Amici della bicicletta Cagliari

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