Tra meno di una settimana inizierà la stagione di pesca, per quella data – il 15 novembre – ci sarà un vero e proprio webmov (un flash mob sulla rete). L’esordio, con un leggero ritardo e una serie di norme rigide, è stato rinviato proprio per preservare i ricci di mare. Piatto prelibato, adorato non solo dai cagliaritani, attorno a cui ruota un piccolo comparto economico. Ma che vede i fondali marini sempre più depredati. Così, nelle scorse ore, è partito il tam tam sui social network: un invito lanciato dall’associazione QuiEtica, quest’anno , diventato virale, a evitare il consumo di ricci. Con un apposito hashtag: #nessunricciosulpiatto. Accompagnato da un’immagine che recita così: “Quest’anno lasciamoli in mare”. Ogni utente, soprattutto su Facebook, condivide un testo che annuncia l’adesione e invita alla condivisione della campagna. Queste le motivazioni: “Chiunque abbia visto quanto i nostri fondali negli ultimi anni si siano spopolati sa che il prelievo massiccio di questa risorsa fondamentale per l’ecosistema ha prodotto una situazione non più sostenibile che si ripercuote anche sulle altre forme di vita delle nostre coste, sempre più simili a deserti”. Con un passaggio sul settore economico: “Capisco che questa è una fonte di sostentamento importante per molte famiglie, ma lo è anche per i fondali marini, e non si può distruggere una risorsa preziosa al grido di “dobbiamo lavorare”: la crescente richiesta, a cui si somma il costante saccheggio illegale nel giro di pochi anni produrrà solo deserto. E nuova disoccupazione”. Una visione definita “miope”, da chi promuove l’iniziativa. Poi la chiusura sul “bene comune”, ossia sul giusto rapporto con le “ricchezze naturali” da intendersi !non come qualcosa che ‘non è di nessuno’ ma come qualcosa che ‘è di tutti noi'”.
Nel frattempo l’assessore Caria ha anche dato il via libera al decreto sul piano di gestione dell’anguilla con il possibile prelievo sino ad aprile 2019, utilizzando bertavelli con dimensione minima della maglia pari a 12 mm per il “corpo” e pari a 10 mm per il “sacco finale”.