Tartufo sardo, la risorsa da valorizzare: la Giunta ci crede, nasce tavolo tecnico

“Valorizzare una ricchezza del territorio sardo troppo a lungo trascurata, e che puo’ rappresentare un significativo motore di economia per le zone interne”. Con questo obiettivo la Regione ha deciso l’istituzione del Tavolo tecnico della filiera del tartufo sardo. L’assessore all’Ambiente, Gianni Lampis, evidenzia come, “a fronte di potenzialità di sviluppo, testimoniate dalla qualità riscontrata nel prodotto, non corrisponda una pari rilevanza economica della filiera. Intendiamo – dice l’esponente di Fdi – consentire una piena valorizzazione della risorsa ed una auspicabile verticalizzazione di prodotto, finalizzata alla generazione di impatti economici significativi”.

Il primo programma regionale per la tartuficoltura risale agli anni ’90; da quella data non sono state sistematizzate azioni operative tali da diffondere ed incrementare le produzioni e permetterne la promozione. “Il settore tartuficolo – prosegue l’assessore – è in espansione in Sardegna, ma occorre evitare un utilizzo non sostenibile della risorsa. È necessario dunque agire su alcune leve strategiche che consentano di programmare interventi che ne consentano un utilizzo corretto e sostenibile”.

Negli ultimi anni l’Agenzia Forestas e l’Associazione dei Tartufai sardi hanno, di concerto, individuato alcune linee di attività e hanno poi chiesto l’intervento dell’assessorato all’Ambiente. “Il tavolo tecnico – conclude Lampis – nasce proprio per consentire la ripresa di un dialogo che porti, dopo molti anni e molte proposte arenate, alla redazione di una proposta di legge regionale”. L’organismo sarà composto da rappresentanti nominati dalla Giunta regionale, dall’Agenzia Forestas, dal Corpo Forestale e dall’Associazione Regionale Tartufai. Ai partecipanti al tavolo tecnico non spettano compensi.

[Foto da Fuoriporta]


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