I comitati che difendono la Sardegna dalle servitù energetiche hanno manifestato anche oggi sotto il Consiglio regionale, visto che il centrodestra di Christian Solinas e Michele Pais aveva promesso prima di Ferragosto la moratoria richiesta dai cittadini. Invece l’Aula è andata in ferie.
Oggi è arrivata una nuova promessa: la maggioranza ha assicurato che si occuperà del caso dopo l’approvazione del Collegato alla Finanziaria, la manovra bis su cui oggi è ricominciato il confronto in Aula. È stato Pais a incontrare i comitati e fare la nuova rassicurazione.
“Abbiamo aspettato 24 giorni, quando ci avevano assicurato 24 ore, il presidente Pais ha disatteso le sue promesse perché dovremo aspettare ancora dei giorni – ha sottolineato Marco Pau, uno dei portavoce -. Speriamo che gli impegni presi non siano disattesi. La Sardegna è in fibrillazione per le speculazioni in atto sul territorio sardo”.
Così Pais a margine dell’incontro: “L’ordine del giorno del Consiglio regionale prenderà una posizione netta. Non ci possono essere scelte calate dall’altro, la Sardegna è stata terra di servitù industriali, militari, carcerarie e non possiamo permetterci una ulteriore servitù come quella energetica senza che i sardi dicano la loro e senza valutare i benefici economici che i sardi devono avere da questi impianti, in ogni caso qualsiasi scelta deve passare per la Sardegna”.