Quel che resta dopo gli incendi, le foto. Coldiretti: “La mano degli speculatori dietro i roghi”

Un paesaggio spettrale. Ecco la Baronia dopo il maxi incendio che domenica ha divorato 700 ettari tra Posada e Siniscola. Come si vede dalle immagini, quel che resta è solo terra bruciata e aziende devastate. Certo il dolo, visto gli inneschi trovati anche lì, come successo ieri a Gairo (qui la notizia).

Le immagini sono state diffuse da Coldiretti che questa mattina ha fatto il punto sul disastro economico-ambientale con una prima nota (leggi qui). E questo pomeriggio ha di nuovo diffuso un comunicato. “Riteniamo – è scritto – che i roghi non siano legati ad azioni di piromani seriali, piuttosto ad atti e strategie trasversali nonché a processi speculativi. Di certo non sono da ricondurre al mondo delle campagne”.

In Baronia, Coldiretti Nuoro-Ogliastra sta già lavorando alla conta dei danni. “Secondo un rilevamento di Coldiretti Nuoro-Ogliastra, ancora impegnata in queste ore a cercare di offrire il maggior supporto possibile ad aziende e persone, sono circa 700 gli ettari andati distrutti dalle fiamme. “A essere colpite sono almeno una quindicina di imprese tra Posada e Siniscola, a cui si aggiunge il dramma vissuto a Gairo dopo il passaggio delle fiamme”.

Per Leonardo Salis, presidente della sezione territoriale di Coldiretti, “chi lavora in agricoltura e nell’allevamento sa bene quanto sia fondamentale preservare il territorio e l’ambiente. Invece con gli incendi di questi giorni la fauna selvatica in fase di ripopolamento non ha avuto scampo”. Così il direttore Alessandro Serra: “Lo spopolamento in atto nella nostra regione non aiuta a frenare questi fenomeni”. Quindi un monito: “Non si capisce come mai, in tempi iper-tecnologici come quelli che viviamo, non si usino tutti gli strumenti utili come droni, infrarossi, foto-trappole e altri mezzi che possono fungere da deterrente”.

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