Dopo la tortora selvatica gli ambientalisti vincono di nuovo al Tar contro i cacciatori. Stavolta il provvedimento dei giudici riguarda il moriglione e la pavoncella che, ugualmente, non potranno più essere sparate. L’opposizione davanti al Tribunale amministrativo è stata presentata dall’avvocato Carlo Augusto Melis Costa.
Gli ambientalisti che si sono rivolti al Tar in difesa della fauna sarda sono stati guidati come sempre dal Grig, il Gruppo di intervento giuridico che in tema di caccia fa sempre fronte unico con Wwf Italia, Lega per l’abolizione della caccia, Enpa, Lav, Lipu-Birdlife, Italia, Lndc Animal Protection. L’impugnazione promossa da Melis Costa ha riguardato evidentemente il calendario venatorio regionale sardo 2021-2022 che col primo ricorso di un mese fa ha già ‘perso’ la tortora.
“Il Tar Sardegna – scrive in una nota il presidente del Grig, Stefano Deliperi – ha esplicitamente ritenuto che ‘la determinazione assunta dalla Regione può contribuire ad un consistente peggioramento dello stato di conservazione delle specie’, come chiaramente indicato nel parere obbligatoriamente reso sul calendario venatorio dall’Ispra (Istituto superiore per la ricerca e la protezione dell’ambiente) e dagli stessi monitoraggi faunistici svolti dalla Regione”. I giudici amministrativi hanno invece respinso la sospensiva richiesta dagli ambientalisti anche per la beccaccia.