Marganai, ancora tagli sponsorizzati dalla Regione. Stavolta a sua insaputa

Sulla carta avrebbero dovuto pulire il bosco per prevenire gli incendi e per questo hanno incassato un finanziamento di 212mila euro grazie al Piano di sviluppo rurale, finanziato dall’Unione europea e dalla Regione. In realtà gli operai si sono fatti prendere un po’ la mano e hanno tagliato a raso centinaia e centinaia di lecci distribuiti in un’area di circa dodici ettari. Succede nel già martoriato compendio naturalistico del Marganai, noto per i 35 ettari di lecceta tagliata a raso tra il 2013 e il 2015 con il placet dell’Ente foreste. Senza le necessarie autorizzazioni paesaggistiche. E infatti pochi mesi sono arrivate quattro condanne, compresa quella del direttore generale Antonio Casula.

Stavolta gli interventi sono stati effettuati dall’azienda agricola Pillocca di Luigi Pusceddu, che nel febbraio del 2013 ha ottenuto un cospicuo finanziamento regionale grazie a un progetto di pulizia del bosco in funzione antincendio. La pulizia però è cosa ben diversa dal taglio a raso. E infatti lo stesso intervento prevedeva “l’asportazione totale degli arbusti, delle seccaggini e delle specie rampicanti – scrive nella relazione tecnica il progettista e direttore dei lavori Carlo Maxia – oltre all’asportazione del 50% dei polloni presenti, da attuarsi lungo i bordi strada e piste, per una profondità media di 30 metri”. Un’operazione consentita e anzi promossa dallo stesso Piano di sviluppo rurale della Regione. Che in questo caso è ‘parte lesa’.

Perché al contrario di quanto dichiarato in sede progettuale, anziché limitarsi a recidere la metà dei polloni – semplificando: i rami ‘secondari’ che dipartono dal tronco principale – sono stati tagliati a raso centinaia di lecci. Su dodici ettari. Una prima stagione di tagli è partita nel 2013 per terminare a giugno 2015, secondo quanto riportato nel pannello lavori. Gli effetti sono ben visibili grazie allo ‘storico’ delle foto satellitari.

Le motoseghe vengono poi riaccese nel 2016, in un’area poco distante da quella interessata dai primi tagli.

Che non si tratti di semplice pulizia del bosco è chiarissimo (QUI un’esaustiva photogallery). E anche per questo i carabinieri del nucleo Tutela patrimonio di Cagliari, guidati dal comandante Paolo Montorsi, durante un sopralluogo effettuato pochi giorni fa con i funzionari della Soprintendenza ai Beni paesaggistici di Cagliari e Oristano, hanno contestato a Pusceddu l’esecuzione di interventi non conformi al progetto approvato e quindi non autorizzati. In più, il vincolante nullaosta paesaggistico e il via libera del Servizio valutazione impatti ambientali della Regione erano stati accordati per la pulizia del bosco, di certo non per il taglio a raso. Tradotto: si tratta di interventi abusivi. Da qui il verbale e la segnalazione alla Procura della Repubblica di Cagliari. Stessa cosa ha fatto il sovrintendente Fausto Martino, con qualche passaggio in più: oltre alla segnalazione in Procura, ha ordinato l’immediata sospensione dei tagli e ha segnalato la vicenda al Comune affinché vengano irrogate le sanzioni per i tagli abusivi, lo sport più diffuso nel Marganai dopo l’arrampicata e il ciclocross.

Pablo Sole

sole@sardiniapost.it

 

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