Una petizione a difesa degli usi civici. È l’iniziativa lanciata dall’associazione ambientalista Gruppo d’intervento giuridico (Grig) per contrastare “l’offensiva istituzionale sui patrimoni collettivi di centinaia di centri, grandi e piccoli, dell’Isola”. In seguito all’approvazione della legge regionale sulla sclassificazione delle terre comunitarie e alla mancata impugnazione delle nuove norme da parte del Consiglio dei ministri, per l’associazione “il rischio privatizzazione è sempre più alto”.
Ecco perché il Grig chiede “l’abrogazione delle nuove norme varate dal Consiglio regionale, l’avvio delle operazioni di recupero delle migliaia di ettari occupati abusivamente e la promulgazione dei 123 provvedimenti di accertamento di altrettanti demani civici che dormono nei cassetti regionali da oltre 4 anni”. Nel 2012, infatti, l’assessorato all’Agricoltura portò a termine l’inventario delle terre destinate ad usi civici in oltre 360 comuni della Sardegna. Per circa 240 di essi vennero promulgati i relativi provvedimenti di accertamento, mentre per gli altri 120 comuni l’iter non venne completato.