Due appuntamenti nell’ambito del ‘Nurarcheofestival 2013’, organizzato da Il Crogiuolo in collaborazione con il Teatro del Sottosuolo. Il primo giovedì 5 settembre alle 19.30 a Ilbono, presso il sito archeologico Scerì (domus de janas e nuraghe), dove si terrà lo spettacolo ‘ Tutto sembrava morto d’amore‘ della compagnia Teatro della Chimera, tratto dalle leggende e dalle fiabe di Grazia Deledda, di e con Silvano Vargiu, musiche originali e dal vivo di Edoardo Primo.
Il secondo appuntamento si terrà venerdì 6 settembre alle 19.00 a Villagrande Strisaili, presso il sito archeologico Sa Carcaredda (tomba dei giganti), con lo spettacolo ‘ Storias de oi e de cras‘ della cooperativa Teatro Olata, testo e regia Salvatore Vargiu, con Giorgio Pinna, Dino Pinna e Franco Siddi.
Il programma:
Giovedì 5 settembre
ore 17.30 visita guidata al sito – installazione “La Dea delle Libagioni”
ore 17.00 – 20.30 laboratorio del gusto: l’olio d’oliva a cura dell’oleificio Demuru
ore 19.30 spettacolo “Tutto sembrava morto d’amore”
Il Muflone, Fiaba, L’anello che rende invisibili, sono soltanto alcune delle fiabe e leggende del premio Nobel Grazia Deledda che Silvano Vargiu ha scelto per costruire l’intelaiatura del suo nuovo lavoro. Lo spettacolo cerca di approfondire attraverso il corpo-voce dell’attore un lato meno conosciuto della narrativa deleddiana, che colpisce per intensità poetica. La rappresentazione,è un misto di narrazione e drammatizzazione.
Venerdi 6 settembre
ore 17.30 visita guidata al sito
ore 17.00 – 20.30 laboratorio del gusto: i nostri formaggi a cura dell’azienda agricola Su Strumpu.
ore 19.00 spettacolo ‘Storias de oi e de cras’
Lo spettacolo si compone di quattro atti unici: “S’amigu grussu”, “In visita”, “In presoni po s’arena”, “Su pilloneddu”.
S’amigu grussu
Lillinu, piccolo impresario fallito, va a trovare Tiberiu suo amico di gioventù diventato “impresariu grussu”, con l’intenzione di farsi assumere, forse come capocantiere, o magari come semplice muratore.
S’amigu grussu lo crede ancora un suo collega imprenditore, seppure in piccolo.
Una piéce patetica che mostra un quadro di rapporti umani inesorabili nel contesto dell’imprenditoria edile in crisi di riassetto.
In Visita
Ingresso di un ricovero per anziani. Omineddu, seduto su una panca, solo e pensieroso. Entra il signore ricco ed elegante, afflitto da artrosi ma vivace, molto seccato di dover accompagnare in questo posto la figlia venuta per fare beneficenza. Scontro tra il “filosofo” poveretto e lo spocchioso signore. Questi, autocompiaciuto per la sua posizione agiata, imputa allo stesso Omineddu la condizione di povero costretto a stare nell’ospizio mentre lui se la passa bene in casa sua assistito dalla badante
In presoni po s’arena
Un testo di fantapolitica ambientato intorno al 2040, che mostra la dolorosa vicenda di Antoni che si trova da tantissimi anni incarcerato in isolamento, incriminato per oscure manovre di potere.
L’azione inizia quando nella cella di Antonio portano un altro detenuto, Bob, uomo tanto semplice ed innocuo che pare incredibile sia stato arrestato per motivi politici. Antoni, finalmente, potrà avere notizie del mondo ormai remoto che spera di poter rivedere, avendo fatto domanda di gratzia… Ma da quanto gli racconta il compagno…
Dramma presentato con ironia pessimistica ma, come impone il genere apocalittico, prospettato con la speranza di venire smentiti.
Da Su Scridori “Su pilloneddu”
Protagonista un personaggio Borderline che si trova ad affrontare la rottura del televisore… vicenda assolutamente comune ma che lui, nella sua mente da alienato vive come un profondo dramma.
Nella disperazione va a lamentarsi da “su scridori” assorto a cercare ispirazione per le sue poesie in una squallida piazzetta di paese.
Entrambi gli spettacoli saranno preceduti da una visita guidata nei siti archeologici a cura della società Irei