Asuni Film Festival: il cinema migrante tra letteratura, musica e teatro

Riparte l’Asuni Film Festival. Dal 30 luglio al 3 agosto nel paese dell’Alta Marmilla in provincia di Oristano continua il viaggio intrapreso sei anni fa verso l’esplorazione di una grande forma d’arte e di espressione come il cinema, tra luoghi di confine e culture differenti. La novità di questa edizione è l’affidamento della direzione artistica a Romano Usai, regista e attore teatrale sardo ma romano di adozione (formazione con Katsuco Azuma, Isso Miura, E. Barba, M. Marceau, C. Rick, J. Beck, J. Grotowski, J. Xenaxis, C. Bene, E. De Filippo, J.Hidalgo, Ballet Teatro del Spacio e tantissime collaborazioni tra cui spicca J. Cage, e tanti altri), che da sei anni porta avanti a Sarroch il Puntodivista Film Festival, Concorso Internazionale di Cinematografia (quest’anno tenutosi a Cagliari).

Il cinema migrante tra letteratura, musica, teatro, è il tema centrale di questa settima edizione organizzata dal Comune di Asuni in collaborazione con Art’In e il Comune di Villa Verde (ingresso gratuito). Filo conduttore l’analisi del rapporto tra queste forme d’arte, dove a tessere le fila del discorso sono i grandi autori della cinematografia italiana e i musicisti di grande prestigio nazionale ed internazionale: un’occasione unica per ascoltare dal vivo la bellezza straordinaria delle colonne sonore e non solo, e per comprendere quanto la musica abbia un ruolo di primo piano nella narrazione di una storia attraverso il cinema. Storie di migranti e di terre di confine, le tappe dell’emigrazione italiana all’estero fra Novecento e il nuovo secolo, si succederanno nei tanti appuntamenti che in questa intensa quattro giorni vedranno una rosa di ospiti autorevoli come Maurizio Nichetti, Italo Moscati, Giandomenico Curi (Scuola di Cinema documentario Cesare Zavattini e Università di Roma Tre), Pippo Ciliberto (direttore della fotografia), Mauro Palmas, Tenores di Oniferi, Lia Careddu, Manuela Loddo (attrice cagliaritana), Paolo Pasi, giornalista, musicista, cantante e scrittore, e tanti altri. Uno sguardo inedito verso nuove terre, che propone un originale spaccato del mondo dell’emigrazione e del lavoro, visto attraverso gli occhi di tanti autori popolari dalle culture e dai punti di vista totalmente differenti.

Si parte martedì 30 luglio all’Anfiteatro Asuni alle ore 21,00, con il teatral-concerto “Racconti di celluloide“, il cinema raccontato in un divertente e appassionato divagare tra colte citazioni, proiezioni a grande schermo, sceneggiature ed impeccabili digressioni musicali e recitative tra sceneggiature e colonne sonore. Protagonisti di questa serata speciale la musica di Gianni Coscia, uno dei più grandi fisarmonicisti italiani ben conosciuto oltre i confini, che si fonderà con le irruzioni teatrali della bravissima attrice cagliaritana Manuela Loddo. Ancora sconfinamenti quindi, nel senso buono del termine, come vuole la tradizione e lo spirito di questa manifestazione che propone da sei anni interessanti percorsi interattivi tra musica, cinema, musica e arti, sulla scrittura del cinema attraverso intriganti monologhi, o sulle frasi che hanno reso celebri i grandi film, sulle note straordinarie di Coscia, i suoi sconfinamenti musicali e la sua irresistibile ironia, in una sorta di viaggio storico, ma anche attuale, nella memoria cinematografica.
Subito dopo l’appuntamento con uno degli ospiti speciali della rassegna: Maurizio Nichetti. Il regista si racconterà al pubblico sotto la sapiente conduzione di Giandomenico Curi (Scuola di Cinema documentario Cesare Zavattini e Università di Roma Tre). Un grande appuntamento con un uno dei più grandi artisti poliedrici, conosciuto al grande pubblico grazie al suo debutto ufficiale nel mondo del cinema con “Ratataplan” (1979), film che ha visto un record di incassi formidabili sebbene realizzato con pochissimi soldi e mezzi, e che da allora ha portato avanti una carriera straordinaria. L’autore milanese, spesso paragonato a Buster Keaton per imperturbabilità e verve comica, da allora è considerato uno dei più interessanti registi nazionali e i suoi film tra disegni animati, tv, e tanti lungometraggi, hanno segnato una dimensione artistica ineguagliabile.

Mercoledì 31 luglio alle 18,00 nella Sala del Comune di Asuni verrà proiettata la prima parte dei filmati dedicati al tema “Tra migranti e terre di confine“, a cui seguiranno una conferenza e dibattiti aperti al pubblico, in collaborazione con AAMOD, la Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, nata alla fine degli anni Settanta, che svolge la sua attività nel campo degli audiovisivi (cinema, tv, multimedialità), per favorire la costruzione di una memoria collettiva dei movimenti sociali e dei loro protagonisti. Primo presidente della Fondazione è stato Cesare Zavattini che ha ricoperto il ruolo fino alla sua morte nel 1989.
Alle 21,30 all’Anfiteatro del Comune di Asuni invece seguirà la seconda parte delle proiezioni “Tra migranti e terre di confine” a cura di Giandomenico Curi, e a seguire “Da terra a terra via mare” lo spettacolo tra canti, lettere, musica delle terre di confine con i Tenores di Oniferi, Lia Careddu, F. Piazzalunga.

Il 1° agosto alle 18,00 nella Sala Comune di Asuni un altro set di proiezioni e conferenze dal titolo “L’Orma di Zavattini” dedicate al grande scrittore, giornalista, soggettista e sceneggiatore e pittore Cesare Zavattini, nonchè una delle figure più significative del ‘900, a cui si devono libri e film memorabili come Sciuscià, Ladri di biciclette, Miracolo a Milano, e tanti altri, e insieme l’attiva partecipazione al cambiamento del cinema e del mondo attraverso idee, progetti e iniziative.
Alle 21,30 ci si trasferisce al Comune di Villa Verde per la terza parte delle proiezioni “Tra migranti e terre di confine”. A seguire “Approdi“, lo spettacolo-concerto tra cinema, musica e teatro, diretto da Romano Usai. Intrecci di vite di uomini e donne. Recitazione, musica e canto di Manuela Loddo e Claudia Sanna conducono un’onda metaforica che rappresenta le perturbazioni della vita, in un piccolo grande viaggio di vicende umane, tra lenti approdi, porti, ormeggi, scali, banchine. Sogni ed echi di baie, vicine e lontane.

Il 2 agosto sempre nella Sala del Comune di Asuni alle 18,00 l’appuntamento è con la proiezione del film-documentario “Occhi sgranati” di Italo Moscati, insegnante di Storia dei Media e Arti Visive all’Università di Teramo, è stato responsabile dei Programmi sperimentali della Rai e vicedirettore di Rai Educational”, che oltre a vari premi e riconoscimenti vanta la partecipazione a prestigiosi Festival italiani dedicati al cinema come Spoleto, Venezia, Milano, Roma, Torino, Bologna. Un’opera che racconta degli italiani che sono emigrati nel tempo, un racconto molto particolare per immagini, una ricostruzione breve e spettacolare delle tappe dell’emigrazione italiana all’estero fra Novecento e il nuovo secolo.
Seguirà alle 21,30 all’Anfiteatro di Asuni l’incontro con l’autore e subito dopo la proiezione del film “Concerto italiano”: un grande affresco, uno spettacolo di immagini e di musica, un racconto di personaggi e fatti, una grande ricerca fra intese e speranze, un grande concerto di idee e di identità italiane. Tutto ciò riassunto in questo titolo, sugli anni in cui la televisione italiana, la Rai, ha potuto già documentare il secolo e mezzo dell’Unità. Nel 1954 cominciano le trasmissioni televisive della Rai. L’attenzione per la storia d’Italia è subito molto forte nei programmi prodotti dalla stessa Rai e aumenta nei sei anni successivi. Questa attenzione si sviluppa ancora dal 1961, ovvero l’anno in cui si compie il secolo dalla proclamazione a Torino nel 1861 dell’Italia Unita. Dal passato, le immagini passano al passato prossimo e al presente, mostrando le situazioni che hanno contraddistinto un lungo e controverso percorso per “fare gli italiani” negli anni della tv. Compaiono scene di “Non è mai troppo tardi” con il maestro Alberto Manzi, “Ottocento” con Sergio Fantoni e Virna Lisi (nel ruolo della contessa Castiglione), “Camicie rosse” con Anna Magnani e Raf Vallone, “L’alfiere” con Ivo Garrani e Domenico Modugno, “Correva l’anno 1870” con Anna Magnani e Marcello Mastroianni, “Il generale Garibaldi” con Franco Nero, Flavio Bucci, Kim Rossi Stuart, “Le quattro giornate di Milano” con Giancarlo Giannini e Laura Morante, e tanti altri repertori leggendari della tv italiana.

Sabato 3 agosto alle 18,00 nella Sala del Comune di Asuni la conferenza e la proiezione del film “Sguardo al Cile“. Alle 21,30 all’Anfiteatro del Comune di Asuni l’opera film-concerto “Ritagli di Cenere” dedicata ed eseguita sul film “Cenere” di F. Mari 1916 con la grande Eleonora Duse, tratto dal libro di Grazia Deledda. La copia a colori è stata restaurata dalla Cineteca Sarda – Società Umanitaria. Sul palco Emanuela Loddo (recitazione), Mauro Palmas (mandole) e Alessandro Foresti (piano, fisarmonica).
Chiude questa ultima giornata dell’Asuni Film Festival l’incontro con Paolo Pasi, giornalista, musicista cantante e scrittore, Premio Ilaria Alpi e Giallomilanese, che presenterà il suo ultimo libro “Il Sabotatore di campane”.

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