Dopo 12 anni di progettazione in una valle di San Basilio, a 40 km da Cagliari, questa mattina è stato inaugurato ufficialmente il Sardinia Radio Telescope (Srt), il secondo telescopio più grande al mondo ed il primo in Europa. Il costo di realizzazione è di 60 milioni di euro.
La sua parabola di 64 metri di diametro potrà osservare i segnali più deboli che arrivano dallo spazio e oggetti celesti che inviano frequenze molto deboli e che si trovano in angoli reconditi del cosmo. Il Radiotelescopio Srt ha già iniziato ad operare nel campo scientifico, ma da oggi e per due anni, avrà una attività di validazione dello strumento, una sorta di calibrazione chiamata tecnicamente “commissioning”, che servirà per collaudare l’antenna che potrà essere utilizzata come nodo delle reti (Vlbi international e del Vlbi spaziale) oltre che per il tracking di sonde planetarie.
Alla cerimonia di inaugurazione hanno preso parte oltre al sottosegretario del Miur, Marco Rossi Doria, anche il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, ed i presidenti dell’Agenzia spaziale Italiana, Enrico Saggese, e dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, Giovanni Bignami.
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato un messaggio al presidente dell’istituto nazionale di Astrofisica, Giovanni Fabrizio Bignami. Ne ha dato notizia un comunicato del Quirinale. Nel testo, il capo dello Stato esprime ”apprezzamento per questo successo, frutto dell’eccellenza progettuale espressa dall’istituto nazionale di Astrofisica e dall’Agenzia Spaziale Italiana con il prezioso sostegno del ministero dell’Istruzione, università e ricerca scientifica e della regione Sardegna”. ”Questo prestigioso esempio di altissima e qualificata specializzazione scientifica e tecnologica si inserisce a pieno titolo nella lunga e illustre tradizione del nostro paese nel campo della ricerca astronomica e astrofisica e potra’ promuovere il raggiungimento di nuovi traguardi, impensabili non molto tempo fa, nello studio e conoscenza dell’universo”, ha sottolineato Napolitano. ”Nel rivolgere a lei, gentile professore, al ministro Carrozza, al presidente della regione Cappellacci e a tutti gli intervenuti un cordiale saluto, invio a quanti hanno contribuito alla realizzazione di questo straordinario strumento astronomico un caloroso augurio di buon lavoro”.