Cagliari, muore in casa per overdose: indagato spacciatore

La polizia ha dato un nome e un volto lo spacciato che avrebbe venduto la dose di eroina che, lunedì, ha portato alla morte di Rosario Contu, 44 anni, mentre si trovava nell’abitazione di un amico in via Giardini a Cagliari. Arrestato per detenzione e spaccio di droga Ivan Benossa, 37 anni. L’uomo è anche indagato in stato di libertà per “morte come conseguenza di altro reato” proprio per aver venduto la droga 44enne.

L’overdose è avvenuta lunedì pomeriggio. La polizia interviene nell’appartamento al numero 188 di via Giardini per il decesso di Rosario Contu. A chiamarli è l’amico che si trovava con lui in casa e che aveva chiamato anche il 118 nel tentativo di salvargli la vita. Nell’abitazione gli investigatori sequestrano una bustina con dell’eroina e alcuni frammenti di vetro riconducibili al contenitore di soluzione fisiologica. Scattano le indagini per individuare il pusher.

L’amico del 44enne racconta che lunedì insieme Contu erano andati in via Schiavazzi a Sant’Elia per acquistare alcune dosi di eroina e cocaina, e tornati a casa, ne fanno uso. Contu si sente male, andando in overdose. Proprio grazie a queste indicazioni gli uomini della squadra mobile hanno individuato alcuni spacciatori di San’Elia e nella notte tra lunedì e martedì notte hanno effettuato un appostamento nel tentativo di coglierli sul fatto. Benossa è stato infatti bloccato mentre spacciava droga in un cortile di via Schiavazzi (nella foto). I vestiti che indossava e il suo aspetto corrispondevano perfettamente alla descrizione fornita dall’amico di Contu. Perquisendolo i poliziotti hanno recuperato 40 dosi di eroina dello stesso tipo di quella consumata da Contu e il denaro guadagnato con lo spaccio di droga.

“Il mio assistito nega di aver mai conosciuto questa persona e di avergli mai venduto eroina. Si difenderà nel proseguo del procedimento”. Così l’avvocato Carlo Demurtas sull’arresto per detenzione e spaccio di droga di Ivan Benossa. Il legale durante il processo per direttissima ha chiesto e ottenuto il rito abbreviato condizionato all’esame della droga sequestrata dalla polizia durante il blitz a Sant’Elia. Il processo è stato poi rinviato in attesa della nomina del consulente.

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