Quattro persone denunciate, armi, munizioni e trappole per cinghiali, volatili e altri animali sequestrate. È il bilancio dell’operazione condotta dal Corpo Forestale contro il bracconaggio. Le operazioni si sono concentrate soprattutto nel Sarrabus e hanno visto il coinvolgimento delle Stazioni della forestale di Muravera e Sinnai. In particolare in località Pisanedda, agro di Muravera, è stato sorpreso un cittadino tunisino di 25 anni, al lavoro per una azienda agricola, mentre posizionava una trappola per cinghiali lungo un sentiero all’interno dell’oasi di protezione faunistica di Colostrai. La gabbia era provvista di sistema a scatto che si azionava quando l’animale mangiava l’esca. Altro cibo era stato disseminato sul sentiero in modo da far avvicinare i cinghiali. Il tunisino è stato sorpreso proprio mentre azionava la trappola. Sempre nella zona di Muravera in località S’Acquas Seccis sono stati bloccati altri due bracconieri di 72 e 47 anni. I due si stavano appostando vicino a una pastura di mandorle pappadoxie con un fucile caricato a pallettoni. Gli agenti della Forestale hanno perquisito l’abitazione di uno dei due. Dentro sono stati trovati un fucile calibro 22 munito di un sofisticato visore notturno di fabbricazione Russa, cartucce, caricatori, 61 reti da uccellagione e 10 tagliole in metallo per la cattura di lepri e conigli. L’ultima operazione è stata portata a termine nella Pineta di Sinnai. Denunciato un uomo di 57 anni sorpreso mentre imbracciava un fucile con un visore notturno a infrarossi e si appostava per la caccia di frodo.
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