di Luciano Onnis
Non sarà uno spareggio per la salvezza: lo ha detto Davide Nicola in conferenza stampa alla vigilia di Monza-Cagliari, scontro fra ultima e terzultima in classifica. Sarà anche così, ma nessuno ci crede. Per i più, è una partita che – come quella del turno prima di Natale con il Venezia – può valere un campionato. Certo, c’è ancora tutto il girone di ritorno da giocare, ma alla fine le sorti si decideranno nello spazio di un punto. E allora è sempre meglio averlo nelle proprie tasche che non in quelle dei diretti avversari nelle lotta per la permanenza in serie. L’anno scorso – e anni precedenti, compresa la promozione – il Cagliari è arrivato alla fine del campionato trovandosi alla canna del gas. E gli è andata bene. Che ne dica Nicola, a Monza il Cagliari si gioca una carta vitale.
Inevitabile parlare in apertura di conferenza stampa del dicembre orribile dei rossoblù, con cinque sconfitte consecutive (quattro in campionato e una in Coppa Italia). “Abbiamo incontrato quasi tutte le squadre finora – esordito il mister – e questa partita è sicuramente importante perché affrontiamo una formazione che lotta per il nostro stesso obiettivo. Ma parlare di spareggio salvezza è prematuro, mancano ancora venti partite. Chi lotta per salvarsi sa che ogni gara ha il suo peso specifico, e noi dobbiamo rimanere focalizzati sul nostro cammino, chi lotta per un obiettivo simile sa che fino alla fine bisogna rimanere sul pezzo, è che spesso le cose si decidono alla fine dopo che magari a lungo sei rimasto sott’acqua”.
Sul momento poco felice della squadra, l’allenatore rossoblù ha le sue teorie: “La squadra sta lavorando bene, ma dobbiamo essere più cinici nei momenti chiave delle partite. Non è una questione di giocare male o bene, ma di riconoscere i momenti in cui attaccare e quelli in cui difendere anche strenuamente, magari di mandare la palla lontano, volendo fortemente il risultato. Serve perseveranza, energia, pazienza ed equilibrio, qualità che ci siamo concentrati a sviluppare ulteriormente durante la settimana. Sono convinto che il lavoro pagherà e che siamo sulla strada giusta, questo è un gruppo che mi piace dal primo giorno per dedizione e attaccamento, lo ha già dimostrato, insieme dobbiamo fare un salto in avanti per concretizzare ciò che produciamo”.
L’anno scorso, a Monza erano presenti 2.000 tifosi cagliaritani. Che andarono via delusi e amareggiati per quanto visto in campo da parte dei propri beniamini. Anche dopo allo U-Power Stadium ci sarà più o meno lo stesso numero di supporter. “I nostri tifosi sono straordinari – ha riconosciuto Nicola -. Ci hanno dimostrato la loro lucidità di giudizio anche nella scorsa partita. Noi per primi vogliamo essere più concreti e ricambiare il loro sostegno. Venezia ci ha insegnato che dobbiamo migliorare in certe situazioni, ma l’attaccamento della squadra e il supporto dei tifosi sono la chiave per fare la differenza, uno dei nostri primi obiettivi è quello di renderli orgogliosi e felici, e dispiace quando non si riesce a farlo”.
Il quadro dei giocatori convocati vede l’assenza di Ciocci, Kingstone, Luvumbo e Jankto che avrebbe nuovamente la febbre(sai la novità ! Non si è mai visto e queste sono assenze sospette). “Per quanto riguarda Pavoletti annuncia il mister -, potrebbe partire titolare o entrare a partita in corso (Lapalisse docet), vedremo. Rog? L’ho conosciuto in questi giorni, ma ora il focus è solo sulla partita contro il Monza. Dopo la fine del girone d’andata faremo le valutazioni del caso. Prati? Matteo sa cosa penso di lui, parlo sempre molto chiaramente e in modo diretto, è un calciatore bravo che mi piace ed è una persona intelligente, gioca in un ruolo dove sono in cinque che stanno facendo bene e Matteo è l’unico che purtroppo ha avuto uno stop per infortunio che l’ha tenuto fuori un mese, ma ha qualità e se non l’avessi visto bene sin dall’inizio non sarebbe stato confermato. Zappa uomo mercato? Non mi interessa il mercato, di sicuro Gabriele lavora tanto e sta dimostrando il suo valore”.
La squadra è anche penultima, prima del Lecce, nella graduatoria dei gol segnati. “Comprendo le analisi sui numeri – ha glissato il tecnico rossoblù -, ma preferisco concentrarmi su ciò che serve per migliorare e sulle tante cose buone mostrate sinora dalla squadra. Abbiamo fiducia nei nostri attaccanti, lavoriamo quotidianamente per aumentare la capacità di finalizzare. Pretendo molto dal gruppo, ma sono altrettanto fiducioso nelle loro qualità, trovare più gol fa parte del nostro percorso di crescita. Il mercato? Non mi interessa, un professionista non può lasciarsi influenzare da queste dinamiche. Scuffet? Sono sicuro che farà una grande partita”.
Le sconfitte in serie hanno destabilizzato la posizione dell’allenatore rossoblù, che la società si è affrettata a difendere confermare nei progetti per il futuro. “Io in discussione? – replica il mister – Fa parte del mestiere, è una vita da allenatore che lo sono. Io resto concentrato sull’obiettivo e sono convinto che possiamo raggiungerlo. Questo gruppo ha i valori e il carattere per farcela, ma serve continuare a lavorare con dedizione e credere nei nostri mezzi”. Già, ma intanto la classifica piange lacrime amare.