Un gol può cambiare la vita: da cambone a campione in un attimo, davanti agli occhi di tutti. La voglia di rivincita di Alberto Cerri era tanta, ma forse neanche lui avrebbe potuto immaginare il pubblico della Sardegna Arena in piedi a gridare il suo nome a squarciagola dopo un bellissimo gol del 4-3 al 97esimo. La grande rivincita è arrivata nel miglior modo possibile per un 23enne di quasi due metri spesso fischiato dai suoi stessi tifosi. In pochi credevano nelle sue capacità. Ma lui sì. Sognava di potersi riscattare, e lo ha fatto in modo esagerato. Per due volte la Sampdoria era stata in vantaggio di due reti e il Cagliari era riuscito a riacciuffarla sul 3-3 col pubblico in delirio che cantava “Non molliamo mai”. A quel punto, neanche Maran ha deciso di mollare e al 91esimo ha buttato nella mischia il suo gigante numero 9 che al 97esimo ha segnato con un’incornata che ha fatto esplodere lo stadio.
In pochi minuti è cambiato tutto. Tutti hanno vissuto di persona il momento più bello della sua vita. Con un colpo di testa non ha solo ha tolto le ragnatele dall’incrocio, ma anche il velo di negatività che lo rivestiva. Tante le prese in giro subito negli ultimi mesi, ma con una testata alla Pavoletti è riuscito a scrollarsele di dosso con violenza, la stessa che ha usato per togliersi la maglia durante l’esplosione di gioia per il gol.
LEGGI ANCHE: Clamorosa rimonta sulla Sampdoria: Cagliari strappa il 4-3 nel recupero
“Sono contento per lui perché ha mangiato abbastanza merda – commenta in modo diretto Radja Nainggolan negli spogliatoi -. Sono contento perché ha fatto non solo un gol, ma il gol decisivo: quindi ha tirati fuori tutta la rabbia che aveva dentro. È entrato per cinque minuti, col piglio giusto ed è giusto che lui abbia fatto il gol del 4-3″. Il clima intorno a Cerri da tempo era così cupo che gli tremavano le gambe prima di entrare in campo alla Sardegna Arena, ma mister e compagni di squadra lo vedevano allenarsi con molta voglia di spazzare via le critiche. “È un giocatore che in allenamento dimostra tantissime qualità – conclude il Ninja che col suo gol e il suo carisma ha spianato la strada alla grande rimonta -, si allena sempre bene e sta cercando di mettere in difficoltà l’allenatore”.
Proprio il mister è uno dei più soddisfatti per la svolta del suo gigante nato a Parma. “Sono molto contento per questa rete e che sia arrivata in questo modo e sia stato decisivo – commenta Rolando Maran -. Sono convinto che lui aspettasse da tanto tempo questo momento, aspettava di essere decisivo e questo lo aiuterà molto nel proseguo”. L’allenatore del Cagliari conosce i sacrifici di Cerri lontano dai riflettori. “Ha sempre lavorato seriamente ed è per questo che sono doppiamente felice per questa vittoria perché al di là degli altri, è andato il gol lui e, per il periodo che ha passato, se lo meritava“.
Ha realizzato una doppietta, con un gol di tacco, e nel giro di tre minuti ha portato il Cagliari dall’1-3 al pareggio, ma anche Joao Pedro, in questa serata da protagonista, ha voluto spendere belle parole sul suo compagno con la casacca numero 9. “Senza dubbio per lui è il momento più bello – commenta -, è un ragazzo che stava passando un momento di difficoltà, che capita a tutti: se lo meritava perché stava lavorando tanto e aveva voglia di cambiare questa situazione ed è arrivato nel modo più bello possibile. Grande gioia per il 4-3 del suo compagno di squadra: “Pazzesco: un momento unico che rimarrà nella nostra memoria per tanto tempo“. Perché, da ora in poi, Alberto Cerri sarà ricordato dai tifosi del Cagliari per il 4-3 al 97esimo con la Samp.
Marcello Zasso
