di Luciano Onnis
A due giorni dalla partita sulla carta impossibile da giocare contro la corazzata Inter, la situazione in casa Cagliari è tutt’altro che serena. Se sull’aria che tira all’interno del Crai Center Sport di Assemini non è dato sapere più di tanto, fuori dalle mura domestiche la reazione dei tifosi all’imbarazzante sconfitta di Venezia, è stata piuttosto severa ed è ancora viva. Inutile negarlo, basta leggere sui social i commenti dei supporter rossoblù per capire quanta delusione aleggi su questo Cagliari.
La classifica piange e l’immediato futuro (sabato 28 e 5 gennaio) non promette molto di buono. Il terzultimo posto è specchio fedele di una squadra oggettivamente debole e spesso imbarazzante, dove solo pochi giocatori sembrano all’altezza di una categoria che per diversi altri appare invece decisamente abbondante.
Adesso, dopo quattro sconfitte consecutive (tre in campionato e una in c coppa Italia), la squadra, più chi meno, è sotto processo. L’indice di gradimento verso giocatori, allenatore e vertici societari, è diventato prossimo allo zero. La new entry nella speciale graduatoria dei contestati, è adesso anche l’allenatore Davide Nicola, che finora nessuno osava mettere in croce e in dubbio nonostante le brutte figure della squadra e il campionato da ultimi posti.
L’Inter è attesa sabato quasi con rassegnazione, c’è poca fiducia che i valori possano essere capovolti da una prova extraterrestre dalla compagine rossoblù. Rimane la speranza recondita che possa accadere l’impossibile, in fondo mai dire mai. In altri tempi l’entusiasmo del popolo attorno alla squadra, avrebbe costituito un punto di forza.
Stavolta non c’è, ma la Unipol Domus sarà ancora una volta da tutto esaurito. Con le grandi del campionato, il Cagliari non si è mai tirato indietro e pur perdendo ha disputato partite onorevoli, senza timori reverenziali.
Contrariamente, ha fallito invece contro le pari grado, anche se mister Nicola ha cercato sempre di assolvere suoi e di vedere mezzo pieno il bicchiere degli insuccessi. Comprensibile che protegga i suoi dai giudizi negativi provenienti da fuori, ma gli altri, in primis i tifosi, vedono le partite e non risparmiano all’occorrenza di dire pane al pane e vino al vino. L’Inter, con il suo potenziale, non capita nel momento migliore. Se però dovesse accadere il miracolo, sarebbe una spinta tipo propulsione nucleare per l’ultima di campionato del 5 gennaio a Monza, un’altra di quelle partite che il Cagliari è solito regalare agli avversari. Ai tifosi, che hanno passato un pessimo Natale, i giocatori hanno l’obbligo di restituire un bel regalo di fine e inizio anno.