Un Cagliari modesto sconfitto dalla Fiorentina. Nicola: “Dobbiamo migliorare alcune situazioni”

di Luciano Onnis

Ennesima occasione  sprecata da parte del Cagliari per tirarsi fuori dai pasticci. Quella con la Fiorentina sarebbe potuta essere la partita della  quasi salvezza, non lo è stata perché questa squadra non riesce ad uscire dal livello  altalenante  che l’ha sempre contraddistinta in questo come nei precedenti campionati.

Alla fine si salva – e succederà anche in questo campionato – solamente perché ci sono squadre tutto sommato più deboli che  graziano i rossoblù con i loro insuccessi. Sarà una salvezza comunque senza onore e senza gloria. Contro la Fiorentina ci si aspettava ben altra determinazione e idee appena più chiare. Si è vista invece una squadra che alla volontà – che non manca mai – abbina  una qualità tecnica modesta e spesso perdente. Contro  i viola, la squadra è partita bene e ha fatto illudere i  tifosi che  questa sarebbe stata la partita decisiva per la permanenza in serie.   Per i primi dieci minuti il Cagliari è stato padrone assoluto del campo, con una sola squadra, quella di Davide Nicola, a sviluppare azioni e l’altra a difendersi con affanno davanti alle verve dei padroni di casa. Al 7’ è arrivato il meritato gol di Piccoli, c’è stata anche la possibilità d raddoppiare con Zortea che ha colpito il palo a portiere ospite battuto.

Poi, incomprensibilmente, i rossoblù hanno tirato i remi in barca e  accusato un calo vistoso di concentrazione, lasciando alla per niente trascendentale Fiorentina la possibilità di risollevare il capo e diventare a sua volta padrona del gioco. Il gol del pareggio dei viola è stato preannunciato da almeno altre quattro occasioni che i giocatori di Palladino non hanno sfruttato. La difesa e il centrocampo del Cagliari hanno preso a farfugliare calcio, commettendo una serie di errori imbarazzanti. Evidente la mancanza di personalità nel gestire una situazione che era diventata favorevole con il gol di vantaggio. Nei minuti finali, il vantaggio sarebbe potuto essere ripreso con il rigore prima assegnato da Martinelli e poi  annullato  dopo  che il Var ha richiamato l’arbitro a rivederlo in replay.

Il Cagliari è tornato negli spogliatoi alla fine del tempo con le idee abbastanza confuse e le gambe molli. Ci si attendeva  in campo una squadra con l’argento vivo addosso, carica di determinazione  e con le idee rischiarite. Invece, peggio che andar di notte. In una delle ricorrenti debolezze in difesa – orfano di Mina, uscito a tre quarti del primo tempo per una affaticamento muscolare -, la Fiorentina ha raddoppiato al 48’ e il Cagliari ha chinato definitivamente il capo. La reazione è stata confusa, molle e poco convinta. Nessuno si è salvato dall’ insufficienza collettiva e anche i cambi, forse tardivi, non hanno prodotto effetti positivi.  La Fiorentina ha furbescamente amministrato il vantaggio fino alla fine, senza mai concedere occasioni da gol agli avversari, in palese difficoltà nel costruire gioco.

La situazione in classifica è rimasta sostanzialmente invariata, solo il Parma fa un grosso passo in avanti  e supera il Cagliari di un punto. La distanza dalla retrocessione rimane a cinque punti, ma questo Cagliari non offre alcuna garanzia. Lunedì la squadra di Nicola giocherà a Verona e gli scaligeri hanno alla portata di mano la chance per tirarsi fuori dalle sabbie mobili  delle ultime posizioni in classifica. I rossoblù sardi dovranno alzare il proprio livello, diversamente saranno guai.

Nel dopo partita, Davide Nicola dice di essere rimasto soddisfatto dalla squadra e assolve i suoi giocatori. “Avevamo preparato la partita per vincerla –  ha detto il mister -, abbiamo prodotto tanto, senza purtroppo raccogliere quello che meritavamo. Dobbiamo certamente migliorare in certe situazioni di gioco, cerchiamo di migliorare questo aspetto. La partita di oggi l’abbiamo gestita bene, senza mai sfilacciarci. Mi è piaciuta la squadra, che ha cercato sempre di produrre gioco.  Fa parte del gioco non far punti, pazienza”.

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