Trasferta vietata ai tifosi sardi per Empoli-Cagliari, scoppia la polemica politica: “Discriminazione vergognosa”

Il divieto di vendita dei biglietti ai tifosi sardi per la partita Empoli-Cagliari, in programma domenica 6 aprile 2025 allo stadio “Carlo Castellani”, ha scatenato una dura reazione da parte del mondo politico isolano. La misura, adottata senza apparenti motivazioni ufficiali, ha sollevato un’ondata di indignazione, non solo tra i tifosi rossoblù, ma anche tra i rappresentanti istituzionali della Sardegna. La presidente della Regione, Alessandra Todde: “Non sono accettabili discriminazioni sui sardi solo in quanto sardi. La decisione di penalizzare i tifosi del Cagliari è ingiustificabile. Chiedo al presidente dell’Empoli di rivedere la sua scelta e auspico una soluzione rapida e positiva della vicenda”, ha scritto.

Questa mattina il presidente del Consiglio regionale, Piero Comandini, ha scritto al presidente della società toscana, Fabrizio Corsi, non nascondendo l’irritazione per una decisione, spiega, “a dir poco arbitraria”: “Senza un provvedimento ufficiale da parte delle autorità competenti, la decisione dell’Empoli di bloccare la vendita dei biglietti per i residenti in Sardegna per la partita di domenica è un atto ingiustificato che danneggia e penalizza il popolo dei tifosi”, la posizione del dem. Il club toscano d’altra parte si è giustificato spiegando in una nota come la decisione sia stata presa “attenendosi alla raccomandazione contenuta nella determinazione dell’Osservatorio nazionale del 25 marzo 2025, dove si suggerisce di non far avviare la vendita dei tagliandi”. Raccomandazione avvalorata “dalla richiesta del Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive di rimandare la decisione, sentito anche il questore, al prefetto di Firenze, evidenziando criticità per l’ordine e la sicurezza pubblica nella gara tra Empoli e Cagliari”. Precisando di aver agito “tenendo conto di quanto indicato dalle autorità competenti, nel pieno rispetto delle decisioni prese”, la società specifica come “qualora ulteriori provvedimenti adottati permettessero la vendita, l’Empoli club metterà fin da subito a disposizione i tagliandi per i tifosi sardi che vorranno assistere alla gara, ospitandoli al Carlo Castellani nel rispetto delle regole e dello spirito sportivo”.

Il consigliere regionale Giuseppe Fasolino (Riformatori) ha espresso tutta la sua amarezza: “La decisione di vietare ai tifosi sardi l’accesso alla partita Empoli-Cagliari crea amarezza nelle centinaia di migliaia di sardi che hanno a cuore il Cagliari. Non solo, come consigliere regionale, mi sento offeso per l’irragionevole divieto di vendita dei biglietti ai residenti in Sardegna. Una misura che, a pochi giorni dal match, cruciale per la lotta salvezza in Serie A, provoca sconcerto nei molti tifosi che avevano già pianificato la trasferta in Toscana, sostenendo spese per voli o traghetti. Appare illogico e immotivato che una tifoseria corretta e civile venga così mortificata da un provvedimento incomprensibile. Auspico che su questo, nelle prossime ore, si attivino anche i parlamentari sardi di ogni schieramento. A difesa di una passione e della civiltà di un popolo”.

Sulla stessa linea, il deputato Ugo Cappellacci, Forza Italia, presidente della Commissione Affari Sociali della Camera, ha attaccato duramente il provvedimento, definendolo una vera e propria discriminazione: “No ad una discriminazione vergognosa verso i tifosi sardi. Chi segue la squadra rossoblù in trasferta è già costretto ad affrontare il viaggio con mille sacrifici sul piano economico e organizzativo. Aggiungere a queste difficoltà anche un divieto assolutamente ingiustificato e, a dir poco, scandaloso rappresenta un insulto ai tifosi, alla squadra e a tutta la Sardegna. Laddove non dovesse essere annullata subito questa nefandezza, mi riservo di presentare una serie di atti ispettivi in sede parlamentare affinché non resti senza conseguenze”.

A rincarare la dose è stato anche il deputato e segretario regionale di Forza Italia, Pietro Pittalis, che ha definito la situazione un atto di grave ingiustizia nei confronti della tifoseria isolana: “Una vergogna che manca di rispetto ai tifosi sardi, al Cagliari Calcio e a tutta la Sardegna in generale. In attesa di un provvedimento da parte delle autorità competenti, auspichiamo che vengano considerate con la massima attenzione le ben note difficoltà legate all’insularità, che già rendono complessi e onerosi gli spostamenti della tifoseria rossoblù. Numerosi sostenitori hanno già sostenuto significativi costi economici per acquistare in anticipo voli aerei o biglietti dei traghetti per raggiungere la Toscana e supportare il Cagliari Calcio animati semplicemente e come sempre da passione e attaccamento alla maglia. Auspico che sia ripristinato immediatamente e senza il ricorso al Tar il sacrosanto diritto dei tifosi del Cagliari di seguire la propria squadra in trasferta, nel pieno rispetto delle normative e dello spirito sportivo. Questa situazione altrimenti potrebbe creare un insopportabile e ingiustificato precedente di discriminazione territoriale, nonché richieste di risarcimento di ogni singolo tifoso per il danno arrecato. Per questo della vicenda investirò il Ministro dello Sport e gli organi della Figc”.

(Foto d’archivio)

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share