Il Cagliari perde all’Olimpico con la Lazio per 2-0 una partita buttata via con un primo tempo troppo prudente e una ripresa decisa dalla classe di Miroslav Klose. Diego Lopez non è parso capace di leggere la partita tenendo fuori Cossu e Pinilla per troppo tempo, mentre la squadra continua ad avere le stesse lacune riscontrate nelle scorse giornate.
Lopez si presenta con Cabrera sulle linee al posto di Cossu. Il Cagliari risulta ben disposto in campo, non concede molti spazi e riparte spesso in contropiede. Per la Lazio è soprattutto Candreva a gestire l’azione biancoceleste e al 13′ ci prova dalla distanza ma senza pericolo. Il Cagliari risponde subito con una discesa di Sau che serve Cabrera in mezzo all’area, il tiro dell’uruguayano è deviato di poco fuori. Intanto Ibarbo viene subissato dai cori razzisti dei tifosi laziali.
Per venti minuti la partita si ammoscia, le squadre sono incapaci di superarsi e tanti sono gli errori così come i continui lanci in avanti nella terra di nessuno.Al 42′ arriva il momento del ritorno in campo di Francesco Pisano che prende il posto dell’infortunato Perico (stiramento): le fasce rossoblù sono ufficialmente di matrice sarda.
Pektovic inserisce Klose e invita giustamente il Cagliari ad alzare ulteriormente la guardia. Al 51′ la gara si sblocca: errore di Cabrera a centrocampo, cross di Candreva in area e Klose stacca imperioso per l’1-0 laziale. Il Cagliari va in bambola e due minuti dopo Pisano colpisce con la mano in area: è rigore. Dal dischetto Candreva spiazza Agazzi ed è 2-0. Dieci minuti dopo è ancora Klose a colpire di testa, ma questa volta becca sia il palo che la bandierina del guardalinee alzata.
Il Cagliari sembra incapace di rialzare la testa, il suo volto è quello del piccolo Cabrera, molle e confusionario. Poi entra Cossu: da una sua punizione, Astori sfiora il palo. Quindi punizione di Conti, Marchetti respinge male e Nainggolan non è lesto ad insaccare in rete. Finisce qui per 2-0.
Simone Spada
