DORTMUND. Tra giganti ed eroi Luciano Spalletti carica la Nazionale alla vigilia di Italia-Albania, gara del debutto a Euro 2024. «Siamo protagonisti del sogno di ciascun italiano – dice l’allenatore toscano – che usciva col pallone sotto braccio e rientrava di sera con la faccia stanca, le ginocchia spaccate, la maglia sudata. Per loro noi siamo degli eroi, dei giganti, dobbiamo crearci questa corteccia, questa scocca del calciatore che non soffre ambientazioni, livelli di tornei, importanza di partite, dobbiamo andare lì e far vedere che i giganti e gli eroi non hanno timore di giocarsi una partita di calcio. Ognuno di noi deve avere la sua cassetta degli attrezzi per svitare e avvitare ciò che si serve». E poi ancora: «Vero che ci saranno molti tifosi dei nostri avversari, ma noi ne avremo 60mila in campo, ai nostri tifosi non chiediamo soltanto di fare il tifo ma di essere in campo insieme a noi».
L’emozione
Sulla sua avventura dice: «L’emozione personale è tanta, più passano le ore e più diventa sempre di più un’emozione che non porta tensione, ma felicità, non è un’emozione tossica».
Sull’Albania
Spalletti parla anche dell’avversario. «È chiaro che la partita è insidiosa, Sylvinho è stato molto bravo a creare questa squadra, giochiamo contro calciatori che conoscono bene il nostro calcio e hanno qualità, sanno giocare a calcio benissimo. Sarà una partita tosta».
I complimenti
C’è spazio anche per i suoi singolo. «Scamacca è cresciuto molto nell’ultimo periodo, gli abbiamo fatto i complimenti, lui è completo, ha veramente tutto, poi qualche volta deve confrontare la sua performance con quella degli altri. Dentro dieci movimenti di attacco alla porta, si va a ricevere cinque palloni, dietro a 20 ce ne saranno 10».