Ranieri ci ripensa e torna ad allenare: come per il Cagliari, il mister va a Roma in soccorso di una squadra in agonia

Sir Claudio Ranieri ci ha ripensato e si rimette la tuta sportiva per tornare in campo ad allenare. Lo farà da domani alla guida della Roma, la squadra della sua città e dei suoi primi calci a un pallone. Come aveva fatto con il Cagliari tre campionati fa, è corso al capezzale di una squadra e di una società in agonia. La proprietà giallorossa – il produttore cinematografico statunitense Dan Friedkin -, gli ha consegnato nella giornata di oggi a Londra le chiavi della squadra, con il progetto – almeno così sembra – che al termine del campionato sir Claudio assumerà un allenatore di suo gradimento e lui diventerà di fatto il deus ex machina della società giallorossa.

Un Alexander Ferguson del Manchester Utd, considerato uno dei migliori allenatori di calcio e uno dei leader più carismatici di sempre. Dunque, Claudio Ranieri torna a sedersi in panchina. Andando via dal Cagliari anticipatamente alla fine dello scorso campionato, con la squadra mantenuta in serie A dopo la miracolosa promozione dalla B con l’impresa di Bari al 94’ della partita decisiva dei play off, il tecnico di Testaccio disse pubblicamente che “da allenatore a Cagliari ho cominciato ai massimi livelli nazionali, a Cagliari concludo adesso la mia carriera». Aveva lasciato però la porta aperta alla eventuale chiamata di una squadra nazionale europea. Adesso, il cuore romano e romanista ha prevalso sulle sue intenzioni, che in verità avevano preso a vacillare già dai mesi scorsi in una intervista concessa a La Repubblica.

Aveva nostalgia del prato verde, dello spogliatoio, della tensione pre e posto partita, di tutto l’ambiente del calcio. E infatti eccolo qui. Torna ad allenare la sua Roma per la terza volta in carriera, dopo le esperienze del 2009 e del 2019. Domani mattina sarà a Trigoria per il primo allenamento con i resti della squadra, dimezzata dalle assenze i giocatori delle nazionali. Ha notizia del ritorno in panchina di mister Ranieri, ha avuto vasta eco nell’ambiente del calcio italiano. Così anche sui social e sui blog frequentati dai tifosi del Cagliari.

Da quelli veri e grati a un allenatore che ha fatto la storia del Cagliari e che, dopo Gigi Riva, è il più amato dal popolo rossoblù, ma anche da quelli – non molti, in verità – che si sono sentiti traditi dalla marcia indietro di sir Claudio. Non sono mancati gli eccessi verbali, con espressioni che non fanno onore alla piazza della vera tifoseria cagliaritana. Riteniamo che sir Claudio non meriti epiteti e giudizi lapidari di alcun genere. Ma solo gratitudine da parte dei tifosi del Cagliari, dei cagliaritani e della Sardegna intera. Aveva pienamente diritto di fare un’altra scelta del cuore, e l’ha fatto accettando la panchina della Roma in caduta libera. Così come siamo certi che sarebbe rimasto ancora a Cagliari se la società gli avesse garantito il rafforzamento della squadra e della rosa. Così non è stato e lui ha voluto uscire da vincitore dalla sua seconda avventura alla guida di una squadra che lui ama profondamente, al pari della Roma. Non lo ha mai nascosto e lo ha sempre ripetuto pubblicamente: «Il mio cuore è diviso in due: una parte è giallorossa e un’altra rossoblù». Auguri per la tua nuova sfida in panchina, sir Claudio. I veri tifosi del Cagliari ti seguiranno a distanza e continueranno ad amarti come prima.

L.O.

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