Il campione non sbaglia. Sebastien Ogier ha chiuso in testa la prima giornata del Rally Italia Sardegna, l’evento organizzato dall’Automobile Club d’Italia con la collaborazione della Regione Sardegna che in questi giorni ha riportato il FIA World Rally Championship sull’Isola dei Quattro Mori per la ventiduesima volta.
La tappa inaugurale era in buona parte inedita, con le prove di “Arzachena”, ripresa dopo qualche anno, la nuova “Telti-Calangianus-Berchidda” rivelatasi il tratto più complesso della tappa, e la lunga “Sa Conchedda” che ha plasmato la classifica sia al mattino che al pomeriggio.
In un continuo avvicendamento di equipaggi in vetta alla classifica, Ogier ha giocato le sue carte da campione consumato: dopo una mattinata meno positiva delle attese per una scelta di gomme che non ha performato al meglio, il pilota di Gap è rientrato all’assistenza al terzo posto staccato di 8.1 secondi dalla vetta. Il lavoro con il team Toyota Gazoo Racing WRT sulla sua GR Yaris Rally1 ha permesso ad Ogier, navigato da Vincent Landais, di strutturare la sua prestazione sul giro del pomeriggio. Dapprima è rimasto agganciato alle tre Hyundai i20 N Rally1 davanti, poi sulla lunga PS6 ha sferrato l’attacco, superando sia Tänak che Fourmaux per chiudere la giornata davanti.
“Sono carico. È sempre positivo essere in testa, soprattutto quando non te lo aspetti. Partendo terzo oggi, gli altri erano in difficoltà e sono riuscito a recuperare molte posizioni. Domani sarà una lotta molto serrata, so che tutti spingeranno al massimo perché sono stati molto solidi finora. Io ho gestito bene, soprattutto le gomme: le avevo fresche nel momento giusto e questo mi ha permesso di fare la differenza” le parole di Ogier.
Proprio Fourmaux ha chiuso secondo questa tappa con la prima Hyundai i20 N Rally1. Il francese ha guidato con grande precisione beneficiando di una posizione di partenza piuttosto favorevole. Leader dopo le prime tre speciali, Fourmaux navigato da Alexandre Coria, ha perso il primato in favore del compagno di colori Thierry Neuville, che navigato da Martjn Wydaeghe è però uscito dai giochi per una toccata sulla PS5. A quel punto Fourmaux ha tentato di resistere alla rimonta di Ogier ma ha ceduto la prima piazza proprio nell’ultimo tecnico tratto in discesa della “Sa Conchedda”, dove la strada scende rabbiosa verso Buddusò.
“Sono contento di come è andata, alla fine siamo secondi e la gara è apertissima. Peccato per l’ultima prova, non sono del tutto soddisfatto perché lì ho perso la leadership: forse avremmo potuto fare scelte diverse, ma va bene così. Domani ce la giocheremo al massimo. La seconda prova di oggi è stata la più complicata: stretta, difficile, rischiosa. È successo di tutto” le parole di Fourmaux a fine tappa.
Terza piazza per l’estone Ott Tänak con Martin Järveoja sempre per lo Hyundai Shell Mobis World Rally Team. Il campione del mondo 2019, vincitore in Sardegna lo scorso anno, ha adottato un approccio diverso che al pomeriggio lo ha visto veloce sulle prime due prove del giro e un po’ più staccato sulla lunga complice anche un problema con un ammortizzatore che lo ha rallentato nelle fasi conclusive della giornata. Il suo distacco è d 7.3, ma vista la velocità con cui sono cambiate le situazioni oggi, è ragionevole pensare che anche la tappa di domani sarà tutta da seguire. “Abbiamo spinto forte per tutta la giornata, ma abbiamo avuto una noia tecnica con uno degli ammortizzatori altrimenti avremmo potuto essere più avanti” le sue parole.
Quarta piazza a 16.8 secondi per il giovane finlandese Sami Pajari, navigato da Marko Salminen, su Toyota GR Yaris Rally1. Pajari ha gestito molto bene la sua posizione di partenza tanto da prevalere anche sul due volte campione del mondo Kalle Rovanperä, con Jonne Halttunen, quinto a 22.8 secondi. Sesti gli attuali leader del mondiale Elfyn Evans e Scott Martin, a 1’09.8 con la Toyota GR Yaris Rally1. Il gallese ha guidato molto pulito, ma partendo per primo ha dovuto sacrificare molto in termini di tempo: per lui sarà fondamentale una tappa d’attacco domani per cercare di accorciare il gap.
Settimo posto a 1’13.01 per il pilota nipponico Takamoto Katsuta navigato da Aaron Johnston, sempre per il Toyota Gazoo Racig WRT. “Taka” ha vissuto un brivido sulla PS5 quando ha cappottato la sua vettura pur riuscendo a ripartire grazie all’aiuto degli spettatori. Katsuta e il navigatore hanno riparato la vettura nel trasferimento successivo ma il parabrezza danneggiato li ha costretti ad affrontare eroicamente l’ultima speciale, di quasi 28 chilometri, con le maschere da sci per resistere alla polvere.
Ottava piazza per il primo di Rally2, Nikolay Gryazin con Kostantin Aleksandrov, su Skoda Fabia RS Rally2. Gryazin non è tuttavia iscritto alla serie WRC2 e di conseguenza il primato in classifica è attualmente nelle mani dei finlandesi Emil Lindholm e Reeta Hämäläinen, noni sempre su una Fabia RS. Chiudono la top ten provvisoria i francesi Yohann Rossel ed Arnaud Dunand, attuali leader della classifica di campionato. Al volante della Citroen C3 Rally2, Rossel non ha trovato feeling sulla prova lunga e ha patito la concorrenza con un distacco che attualmente è fissato a 16.3 da Lindholm. Terzo posto per il veterano Martin Prokop con Michal Ernst su un’altra Skoda Fabia RS Rally2. Prokop accusa 37.1 da Lindholm, ma considerato l’esiguo numero di competizioni a cui prende parte in questa categoria, gli va riconosciuta una giornata decisamente positiva.
Mancano le Ford Puma Rally1 nella classifica della giornata. M-Sport ha vissuto un vero e proprio incubo sulla PS2 quando uno dopo l’altro i principali piloti del team si sono dovuti fermare. Munster-Louka hanno piegato una sospensione contro un terrapieno, McErlean-Treacy hanno staccato una ruota e Sesks-Francis si sono cappottati in un tratto veloce senza nessuna conseguenza fisica per gli equipaggi. Il gentleman driver greco Jourdan Sederidis con Frederic Miclotte, è rimasto l’unico portabandiera ancora in gara anche se il team sta lavorando con determinazione per permettere a tutte le vetture di schierarsi al via della seconda giornata.
Il primo degli italiani è Roberto Daprà con Luca Guglielmetti. Il pilota trentino portabandiera della nazionale italiana ACI Team Italia, è stato rallentato da un testacoda durante il giro della mattina ed ha cercato di aumentare il passo nella ripetizione del pomeriggio. Attualmente occupa l’ottavo posto di WRC2, l’impegno che sta affrontando quest’anno con un programma completo, ma i distacchi sono piuttosto corti e la tappa di domani sarà altrettanto lunga.
Positiva giornata tricolore anche in Wrc3, con Matteo Fontana ed Alessandro Arnaboldi davanti a tutti al volante della loro Ford Fiesta Rally3. Il comasco guida la graduatoria dopo aver primeggiato in quattro prove su sei e va a riposo con 49.7 secondi di margine sui francesi Tom Pellery ed Hervè Faucher su Renault Clio Rally3. Terzi Mattéo Chatillon e Maxence Cornuau (Renault Clio) che sull’ultima prova di giornata hanno avuto qualche difficoltà che li ha allontanati dalla lotta di categoria nonostante la vittoria sulla PS5.
Oggi è attesa la tappa più lunga – appena 1 km in più di quella odierna – che offrirà spettacolo con tre diversi tratti cronometrati da ripetere due volte per un totale di 121,60 km cronometrati su strade classiche del Rally Italia Sardegna. Due volte Coiluna-Loelle (21,18 km) con il passaggio tra la folla della “Buddusò Arena”, Lerno-Su Filigosu (24,34 km) con il leggendario “Micky’s Jump” e Tula-Erula (15,28 km).
Infine domenica 8 giugno la tappa finale di 77,94 km cronometrati su tratti nuovi. Il primo di San Giacomo-Plebi (25,19 km) ritorna dopo oltre dieci anni, ma ricalca solo in parte il percorso disputato in passato, mentre il secondo di Porto San Paolo (13,78 km) che ospiterà la power stage finale, è completamente nuovo e presenta ampie viste sul mare e sullo sfondo l’incantevole profilo dell’isola di Tavolara. Il podio finale è previsto ad Olbia alle ore 16:00.