Le regate ormai da anni a Cagliari sono diventate una passione quasi quanto il calcio. Non c’è infatti un cittadino, che passando per il molo Ichnusa a pochi metri da via Roma, non osservi quella struttura accanto al terminal, quella specie di ‘tendone’ che in realtà nasconde la casa di Luna Rossa, la barca che sta facendo sognare l’Italia e che potrebbe regalare proprio a Cagliari un sogno: portare in città Louis Vuitton Cup prima e la Coppa America dopo.
Il sogno è alimentato anche dai risultati: Luna Rossa dopo un ‘decollo’ in cui ha rischiato di ribaltarsi e dopo aver evitato un fulmine caduto in mare a pochissima distanza dall’imbarcazione, ha battuto per la prima volta in questa edizione della Louis Vuitton Cup, Emirates New Zealand. Il confronto però, per la presenza dei Defenders non ha assegnato punti per la classifica degli sfidanti ma vale molto dal punto di vista psicologico.
Una vittoria che fa morale, quindi e che alimenta sia le speranze ma anche l’entusiasmo non solo del team ma di tutto l’entourage che ruota intorno alla squadra che fino all’aprile scorso, quando la barca ha lasciato le acque sarde, ha fatto base a Cagliari.
Sono almeno un centinaio le persone che fanno parte del team, un piccolo esercito che negli ultimi anni non è passato inosservato. Tutti in abbigliamento tecnico e tutti con addosso almeno un capo in cui è ben visibile il logo di Prada e di Luna Rossa. I componenti della squadra, non solo chi sale a bordo, ma anche tecnici, ingegneri e operatori vari, hanno scelto Cagliari come nuova casa: alcuni vivono nella zona del quartiere del Sole, altri non troppo distante dal centro. Molti hanno moglie e figli che frequentano le scuole in città. Di conseguenza sono tanti i cagliaritani che conoscono almeno un membro del team e che in questi giorni seguono le regate.
La storia di Luna Rossa a Cagliari è lunga. Il team nasce nel 1997 dall’incontro tra l’imprenditore Patrizio Bertelli e lo yacht designer argentino German Frers. L’arrivo in Sardegna risale al 2013 con la creazione della prima ‘cittadella’ al molo Sabaudo sempre a Cagliari: un quartier generale nato per prepararsi e allenarsi per la 35° America’s Cup.
Nel 2015 dopo l’abbandono polemico della Coppa America e l’annullamento delle regate di World Series il patron di Luna Rossa ordina lo smantellamento della cittadella e tutto viene portato via. Si tratta però di un allontanamento momentaneo dal capoluogo sardo.
I caratteristici colori di Luna Rossa tornano a Cagliari tre anni dopo, nel 2018. Il team infatti, sceglie nuovamente la Sardegna per allenarsi in vista della Coppa America. Viene abbandonato il molo Sabaudo e il nuovo quartier generale nasce al molo Ichnusa: una scelta strategica,fatta per fornire la giusta privacy ma anche rispondere alle richieste della città di avere Luna Rossa visibile e al centro dell’attenzione.
Dal 2018 a oggi quei colori e quelle uniformi grigie con gli inconfondibili stemmi rossi fanno compagnia a chi sceglie di passeggiare nella zona di Su Siccu, ma anche a chi si trova sotto i portici di via Roma: facile incontrare qualche componente della team tra tecnici e sportivi. Difficile invece sbirciare nell’area in cui, fino ad aprile, si trovava la barca: zona ‘blindata’ e controlli. I cagliaritani però non si sono mai lasciati sfuggire l’arrivo delle nuove imbarcazioni e i vari: ad aprile erano in tantissimi al molo Ichnusa per ammirare la nuova imbarcazione e saranno sicuramente tantissimi ad accoglierla al rientro, magari con a bordo una coppa importante.
Una eventuale vittoria della Coppa America porterebbe Cagliari al centro del mondo velistico e non solo, il patron di Luna Rossa Patrizio Bertelli ha fatto una promessa: “Cagliari ci ha accolto e siamo pronti a difendere la Coppa America, in caso di vittoria, proprio qui nel Golfo degli Angeli”.
[Foto e video da pagina Facebook ufficiale Luna Rossa Prada Pirelli]Manuel Scordo