Lo Spezia punisce il Cagliari con due gol e frena i sogni di salvezza

 Se il Cagliari che deve salvarsi è questo battuto 2-0 dal piccolo Spezia, si può cominciare ad alzare bandiera bianca. L’incontro di oggi  che era stato presentato dal tecnico Mazzarri e dagli stessi giocatori rossoblu come il primo di dieci spareggi, è stato una indecorosa prova di mediocrità e mollezza.

Il Cagliari dei cinque risultati utili consecutivi e di una conseguente  rimonta che l’ha riportato fra i vivi, si è nuovamente disciolto. Ha dimostrato di avere la classifica che merita. Da ultime posizioni. Una squadra che deve salvarsi dovrebbe giocare con  il sangue agli occhi, se possiede gli attributi giusti. Fare la passeggiatrice in campo e subire gli avversari senza opporre resistenza, porta solo alla sconfitta.  I rossoblù, con Mazzarri in testa, hanno meritato con lo Spezia il classico zero spaccato in pagella. Si è salvato il solo Cragno, che nel primo tempo ha tenuto in piedi la baracca. Ma nel secondo tempo, davanti all’inconsistenza dei compagni e della panchina, ha dovuto anche lui chinare il capo.  Chi invece avrebbe dovuto essere il leader della riscossa e vero capitano in trincea, si è eclissato come e più degli altri, ribadendo i noti  limiti caratteriali nei momenti della necessità.

Una involuzione di tale portata, deve far riflettere anche sulle intoccabilità fra gli undici titolari. Ma il discorso è generale. La difesa è tornata a far acqua da più parti, il centrocampo non ne ha azzeccata una giusta, le punte non sono neppure arrivate a fare il solletico alla retroguardia avversaria. I cambi effettuati da Mazzarri, peraltro quando i buoi erano già scappati, non hanno prodotto alcun ché di positivo.      

Questo  Cagliari è stato proprio brutto, a tratti inguardabile.  Imbrigliato da uno Spezia per niente trascendentale, ha solo subito gli avversari, incapace in ogni settore del campo di imporre un’idea di gioco.  Nel primo tempo Cragno ha limitato i danni in almeno due circostanze: il rigore al 36esimo e il tiro di Agudelo tre minuti dopo, destinato all’angolino nella parte bassa alla destra del portiere rossoblu.  La speranza che nella ripresa tornasse in campo una squadra completamente diversa e capace di stare in partita, è svanita da subito. Al 55esimo Erlic ha fatto l’1-0 in tutta solitudine dentro l’area, al 74esimo il neo entrato Manaj ha dato il colpo di grazia ai rossoblu: 2-0 e balzo importantissimo dello Spezia verso la salvezza.

Il Cagliari torna invece a tremare, anche di brutto alla luce della sua prestazione in terra ligure. In molti si sono facilmente illusi che il peggio fosse ormai passato e che la rincorsa alla salvezza si era conclusa con il raggiungimento, seppur a campionato ancora in corso, del quart’ultimo posto.  Errore gravissimo, serve una lavata di testa per tutti. Il presidente Giulini e il Ds Capozucca intervengano finché sono ancora in tempo. O saranno guai irrimediabili.

L.On   

SPEZIA (4-3-3): Provedel; Amina, Ertic, Nikolau, Reca; Maggiore, Kiwior, Bastoni (83 Hristov); Verde (69 Manaj), Agudelo (69 Kovalenko), Gyasi. (All: Thiago Motta)

CAGLIARI (3-5-2): Cragno; Goldaniga, Lovato ( 72 Keita), Altare; Bellanova, Baselli (62 Pereiro),  Grassi, Deiola (62Marin);  Dalbert (46 Zappa); Joao Pedro; Pavoletti. (All:Marrazzi) 

Arbitro: OrsatoReti: 55 Erlic; 74 Manaj. 

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