La Dinamo Sassari stecca la prima: Scafati espugna il PalaSerradimigni, finisce 86 a 97

Parte male, con una sconfitta casalinga contro Scafati, il campionato della Dinamo Sassari. 86-97 il punteggio finale a favore degli ospiti, autori di una grande prestazione soprattutto dalla lunga distanza con un significativo 13/20. Inizio di gara equilibrato con la Dinamo che riesce a non far scappare la squadra di coach Nicola. Markovic mette dentro Sokolowski per dare maggiore profondità all’attacco e la risposta è molto positiva. Il primo quarto si chiude con i sassaresi a meno uno. Il secondo parziale vede la Dinamo in difficoltà al tiro e Markovic costretto a chiamare il time out per bloccare la fuga di Scafati. Il contropiede chiuso da Sokolowski riporta le squadre ad un solo punto di differenza ma nel finale Scafati si riporta fino al più quattro all’intervallo. Il terzo quarto è quello che alimenta le speranze del Banco di Sardegna che riesce a piazzare un parziale di 13 a 0. La reazione di Scafati però è altrettanto efficace con un contro parziale di 9-0 che riporta gli ospiti avanti fino al 60 a 63 del 30’. Ci si aspetta un ultimo quarto equilibrato e invece Scafati con due bombe da tre aumenta subito le distanze con un più nove che indirizza la partita a favore di Scafati. Ci prova Bendzius ad alimentare la rimonta con due triple consecutive ma nel finale la Dinamo sembra più stanca sia fisicamente che mentalmente e Scafati porta a casa i due punti con l’86 a 97 finale.

 “Brava Scafati – ha detto in conferenza stampa coach Markovic – non penso potessimo giocare così male, sbagliando a parte Sokolowski tantissimi tiri aperti, tanti giocatori fuori ritmo, se non sei concentrato e in ritmo fai una fatica terribile. Brutta sorpresa nel vedere una squadra che conosco da più di un mese e mai aveva commesso così tanti errori, troppi giocatori non concentrati sul piano partita.  Mi prendo la responsabilità se i giocatori non conoscono il sistema, però così fuori ritmo e difensivamente, subendo 34 punti nell’ultimo quarto. Eccetto i primi quattro minuti del terzo quarto giocati con intensità ed energia. Mai la giusta reazione a quello che stava succedendo, mi prendo le responsabilità, ma non sembravamo consapevoli di quello che capitava in campo. Possibile che possiamo pagare un po’ di stanchezza, siamo stati via 10 giorni, ma è un precampionato normale, fa parte del nostro lavoro, non penso che sia la ragione chiave. Abbiamo giocato un’ottima partita contro Cluj, abbiamo perso con Bonn ma non ho visto le facce di oggi, abbiamo sbagliato tanti tiri aperti e mancanza di energia in difesa”.

“Nel momento chiave a +9 sbagliamo due lay – up e prendiamo tre triple con errori incredibili per il nostro modo di essere – prosegue – grande frustrazione senza la giusta cattiveria. Il vero problema è stata la difesa, sembravamo una squadra confusa. Abbiamo perso qualità, quando non abbiamo ritmo e giochiamo con la palla che pesa come un macigno, non possiamo pensare di recuperare con il tiro da 3 punti anche se sono buoni tiri se non entrano, non abbiamo speso falli nel secondo quarto per sei minuti”.

Massimo Sechi

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