La Dinamo Sassari batte la Sidigas Avellino per 75-68 con la testa palesemente a Berlino. Ha saputo certamente sfruttare la sua grande vena offensiva dal perimetro ma ha faticato ad essere costante in ogni zona del campo, rischiando talvolta di essere ripresa. Ora si va a Berlino per continuare a sognare ancora in Europa.
Parte con difficoltà la Dinamo, Ivanov sotto i tabelloni si mangia spesso e volentieri Gordon e Caleb Green, così Avellino può allungare nei primi minuti con una buona regia di Lakovic. Drake Diener fa sempre il suo egregio lavoro oscuro per tenere botta sul risultato. Bene una tripla di Travis Diener che risveglia Sassari e la accoda sul risultato.
L’accoppiata Vanuzzo/Eze sotto i tabelloni piazza il sorpasso: con una tripla il primo e con una schiacciata il secondo fanno ammutolire il pubblico campano. Avellino si fa sentire con il solito indomito Cavaliero, a cui risponde Thomas da par suo per chiudere i primi due quarti sul 39 a 35 per Sassari.
Sassari viene penalizzata dagli arbitri in avvio con alcuni falli fischiati clamorosamente contro e alcuni passi degli avellinesi non visti. Bene fanno Brian Sacchetti e Marques Green a rispondere con i canestri e ad innestare la marcia del contropiede quando la difesa aumenta di intensità.
Il vantaggio di +11 è mantenuto stabile soprattutto con le bombe visto che Avellino chiude a chiave l’area. Solo con l’ingresso dell’esperto Eze cambiano le cose e si aprono i varchi per un ispirato Caleb Green. Bilingha prova una reazione per i campani, riporta sotto la sua squadra ma è Caleb Green con una tripla a ricacciarli indietro. L’ultimo giro di lancette è la sagra degli errori e della paura. Ivanov spezza il filotto con una schiacciata, i cugini Diener e Marques Green però sono precisi quanto basta per assicurare la vittoria per 75-68.
Simone Spada
