C’era un Cagliari che sognava l’Europa, ora c’è un’Isola sprofondata nell’incubo. L’euforia dell’alta classifica dell’anno scorso, seguita da un lungo inesorabile crollo, ha portato i rossoblù alla quarta sconfitta consecutiva che li porta a due soli punti dalla zona retrocessione e, per capire meglio, a cinque punti dall’ultima in classifica.
L’atteggiamento nelle ultime due partite è cambiato, i rossoblù ci hanno provato invano col Benevento e oggi avrebbero potuto guadagnare qualcosa in più dalla trasferta a Firenze. Le cose sembravano girare per il verso giusto quando il Var ha annullato un rigore concesso con leggerezza al 25esimo alla Fiorentina. Ma quando, 12 minuti dopo, l’arbitro ha indicato il dischetto dell’area viola è stato Joao Pedro a farsi intercettare il rigore da Dragowski.
Nella ripresa la partita è stata combattuta, ma il Cagliari raramente ha messo alle corde i viola. Al 66esimo il rientrante Godin ha sfiorato il gol per pochi centimetri, ma al 72esimo non ha sbagliato Vlahovic regalando ai viola il gol partita. Di Francesco ha cercato la scossa con una girandola di cambi, tre più due, ma i rossoblù non sono riusciti a trovare il pareggio e ora si trovano in una situazione che, sarebbe ora di ammetterlo, è disperata. Il Cagliari ha una rosa e un allenatore che meriterebbero ben altre posizioni in classifica, ma la cruda realtà dei numeri è che alla 17esima giornata i rossoblù hanno conquistato solo 14 punti: 2 in più di Torino e Parma e 5 in più della cenerentola Crotone.
Alla squadra serve una scossa perché non solo la situazione è drammatica, ma il prossimo avversario sarà il Milan: la capolista solitaria del campionato.
Marcello Zasso
[Foto Italpress]