Italia-Albania, le scelte di Spalletti: le insidie e Sylvinho “l’italiano”

La storia dell’Italia a fari spenti, la favola degli Azzurri underdog di questi Europei iniziati ieri sera, è durata come un gatto in tangenziale. Ecco infatti che oggi, a Dortmund l’Italia debutta (ore 21) e lo fa con l’Albania che anche a detta dei bookmakers è la formazione più debole di tutto il girone. E la pressione è già tutta sugli azzurri.

Non a caso, alla viglia, avendo ancora qualche dubbio di formazione da dissipare, Spalletti cambia discorso e la butta in pedagogia, ritornando sull’intangibilità di certi moloch del calcio moderno. La costruzione dal basso? No, macché, parliamo della Playstation, il passatempo preferito non solo dagli Azzurri ma anche dalla stragrande maggioranza dei calciatori di questo Europeo. E non può certo passare una crociata contro uno degli asset del mondo del calcio oggi, ovvero il virtuale. Peccato che questo Europeo, con tanto di titolo da difendere, sia tutto fuorché virtuale.

La formazione

Reale è ad esempio il fatto che dopo qualche giorno di via-vai, oggi l’infermeria azzurra parrebbe vuota. Anche Nicolò Barella sarebbe a disposizione e questo, paradossalmente, mette dei pensieri al Ct: gettarlo subito nella mischia o preservarlo per le partite sulla carta più complicate, come quelle contro Spagna (giovedì 21 giugno a Gelsenkirchen) e Croazia (lunedì 24 a Lipsia)?

Invero, si tratta di dubbi che partono da un presupposto che però potrebbe rivelarsi falso: chi l’ha detto che l’Albania sia effettivamente la cenerentola del girone? La storia ci insegna che tutte le partite d’esordio, da che calcio è calcio, non sono quasi mai in discesa. E non lo sarà nemmeno questa. Anche solo per un fattore, quello ambientale, che questa sera rischia di rendere lo stadio di Dortmund un posto decisamente ostile, a dispetto di tutti i bei ricordi che evoca.

Dortmund, Albania

È vero: in quello stadio, 18 anni fa, l’Italia di Lippi spedì fuori dal Mondiale, in lacrime, la Germania padrona di casa. In quello stadio, si giocò un Borussia-Juventus in sbocciarono con tanto di marchi di fabbrica, i gol alla Del Piero (dallo spigolo sinistro dell’area avversaria, destro a giro nel “sette” alla sinistra di un incolpevole e malcapitato portiere di turno). E a questo proposito ci piace anche immaginare che Federico Chiesa possa mettere in piedi un remake tecnico di quei gesti. Ma sono desideri che possono infrangersi contro un muro. Un muro rosso, con un’aquila nera al centro. Perché così si annuncia, questa sera il Westfalenstadion di Dortmund se è vero che a fronte di una capienza attorno alle 60mila persone, ci sarebbero già 50mila albanesi con il biglietto in mano. Conterà?

Difficile dirlo, di certo potrebbe essere un fattone negativo per noi, che a differenza degli albanesi siamo una nazionale che si sta conoscendo, e magari ha bisogno di tempo. E di qualcuno che dal campo ti dia esperienza, come può fare Barella. È forse quello il rovello che non abbandonerà Spalletti fino all’ultimo. Certo, altri dubbi potrebbero esserci in difesa, con la tentazione di giocare la carta Calafiori, magari cambiando modulo, cosa che potrebbe avvenire comunque nel corso della partita. Meno incertezze sembrano esserci sul reparto offensivo con Scamacca unica punta e Pellegrini e Chiesa alle sue spalle. Basterà? Chi può sbilanciarsi?

Tutti sanno tutto di tutti

Il lato positivo di questa partita? Che in teoria non ci sono segreti. Tutto si può dire di questo primo avversario degli Azzurri a Euro2024, tranne che… non lo si conosca. Allenata prima dall’italianissimo Edy Reja e oggi da Sylvinho che in Italia è stato il vice di Roberto Mancini quando l’ex Ct allenava l’Inter (correva l’anno 2014) la nazionale albanese è quella che al proprio interno il maggior numero di calciatori che militano nelle squadre italiane. Tutto si può dire, ad esempio, tranne che Berat Djimsiti non conosca il suo compagno di squadra Gianluca Scamacca. L’Albania di oggi viene etichettata dai più come una squadra a fine corsa, in cui cercano di farsi largo alcuni “Scamacca” albanesi, giovani di belle speranze come Armando Broja, Mitaj e Berisha.

Dagli all’arbitro

Last but not least, la designazione per questa partita dell’Italia: Il designato è Felix Zwayer 43 anni, due precedenti con l’Italia, nessuno con l’Albania. In compenso, le cronache parlano di lui per un altro tipo di precedente con una partita combinata, nel lontano 2004. Speriamo bene…

Speciale Europei 2024

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