Il primo miracolo di Ranieri è fatto: Lapagol ci ha messo del suo. Veneti fuori, ora il Parma

Meno male che Lapadula c’è e gioca nel Cagliari. Grazie soprattutto al suo bomber, la prima dei playoff è andata. I rossoblù di Claudio Ranieri  liquidano la pratica preliminare col Venezia per 2-1 e martedì  sera, sempre alla Unipol Domus, se la giocano nella semifinale contro il Parma, fresco e riposato  avendo, da quarto classificato nella regular season, saltato il turno ad eliminazione diretta.

Contro i lagunari per il Cagliari è arrivata la vittoria che mantiene accesa la speranza del ritorno in serie A. Ma non sarà  facile per i rossoblú realizzare quello che è diventato un sogno collettivo. Il match da “dentro o fuori” con il Venezia ha confermato pregi e difetti di questa squadra che solo le capacità, il carisma e l’amore di Ranieri per il Cagliari hanno rimesso in carreggiata dopo il disastroso girone d’andata marchiato Liverani.

Nel primo tempo si è vista una squadra super come quella che tutti i tifosi vorrebbero sempre vedere, nel secondo c’è stata una incredibile metamorfosi. Il pallino del gioco se lo sono preso i veneziani, il centrocampo è  diventato di loro proprietà, la difesa rossoblù ha  avuto qualche difficoltà e sono saltati gli equilibri di squadra. Ranieri ha voluto cambiare assetto tattico passando dal 4-4-1-1 iniziale al 5-3-2.  Ma l’uscita di Mancosu già  al ritorno in campo dopo il riposo  e il cambio di modulo, hanno scombussolato tatticamente i sardi.

Il tecnico rossoblù ha poi giustificato il cambio confessando di aver voluto risparmiare il trequartista per la  eventuale sfida con il Parma e di essersi voluto coprire in difesa sapendo che il Venezia sarebbe tornato in campo con la forza della disperazione in corpo  e che, perso per perso, si sarebbe gettato all’attacco con l’intento di recuperare e ribaltare il risultato. La mossa di mister Ranieri ha avuto però come risultato un effetto psicologico opposto per sardi e lagunari.

Il Cagliari si è chiuso a difesa del risultato e gli avversari si sono gasati nel tentativo di recupero dei due gol di passivo. I neroverdi hanno ridotto le distanze grazie al madornale errore di un difensore rossoblu nell’effettuare la diagonale di chiusura a sinistra  e da quel momento è cominciata la saga degli errori da parte degli spaventatissimi cagliaritani. Sono riemerse tutte le debolezze tecniche e di personalità, la mezz’ora finale è stata un tormento. Poi al 95’ il triplice fischio dell’arbitro e l’urlo liberatorio dei sedicimila della Unipol Domus.

Appuntamento a martedì sera (20,30) per la prima in casa con il Parma, più riposato e forse anche più squadra dei rossoblù. Bisognerà dare tutto e anche di più. “A prescindere da come andrà  finire – ha detto Ranieri nel dopo partita, non senza aver  elogiato i propri  giocatori -, sará doveroso uscire dal campo sapendo in coscienza di aver dato tutto in campo”. 

Luciano Onnis   

Cagliari(4-4-1-1): Radunovic; Zappa, Altare, Dossena, Obert (62 Azzi);  Nandez (78 Kourfalidis), Makoumbou, Deiola (74 Rog), Luvumbo (73 Prelec); Mancosu (47 Goldaniga);Lapadula.(All: Ranieri)

Venezia(3-5-2): Joronen; Candela (Pierini 47), Zampano(83 Keryshev) ,Carboni (Sverko 84) , Hristov,Svoboda, Andersen (62 Milanese), Ellertsson (Novakovich 84), Johnsen,Pojhanpalo,Tessman.(All:Vanoli)

Arbitro: Di Bello

Reti: 14 Lapadula; 18 Lapadula; 52 Pierini.

[Foto Twitter del Cagliari Calcio]

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