Eccolo in persona, finalmente, il nuovo allenatore del Cagliari Davide Nicola. Questa mattina il direttore sportivo Nereo Bonato lo ha presentato in conferenza stampa alla folta rappresentanza di giornalisti assettati di notizie e dal desiderio di conoscere colui che è andato a raccogliere la pesante eredità di Claudio Ranieri.
“Davide Nicola è qui, lo abbiamo scelto come nostro allenatore – ha detto Bonato – perché rispecchia tutti i parametri che la società si era data per la scelta del nuovo tecnico. C’è unità di intenti e questo parametro sappiamo benissimo quanto sia importante per il Cagliari”.
Sbarcato ieri sera ad Elmas accolto da un centinaio di fedelissimi supporter rossoblù che sembra vivano in aeroporto in attesa dell’arrivo di nuovi allenatori e giocatori, Davide Nicola a inizio conferenza stampa ha voluto ringraziare il comitato spontaneo di ricevimento “che non aspettavo e mi ha fatto capire quanto il Cagliari sia una grande famiglia”. “Entro nella vostra storia in punta di piedi – ha attaccato il mister – e adesso voglio contribuire anche io a scrivere altri capitoli felici di questa storia. Non ho lasciato l’Empoli, ho scelto il Cagliari. Un desiderio di sempre latente quello di allenare questa squadra. Una piazza che mi ha sempre attratto. L’eredità lasciatami da un grandissimo maestro di calcio e di vita come Ranieri è una delle motivazioni che mi ha spinto fortemente a essere qui. Adesso conoscerò la squadra e valuteremo con la società il da farsi sulla composizione dell’organico”.
Il ds Bonato ha confermato che alcune scelte sono state già fatte e che fra poche ore verranno comunicati almeno tre acquisti effettuati (Luperto, Zortea, Piccoli) e forse anche il quarto (Felici). «Ci stiamo confrontando con il tecnico già da un mese, abbiamo completa unità di vedute e di intenti. Abbiamo una buona base che dobbiamo solo migliorare, cercando di sbagliare il meno possibile”.
“Mi piace sapere che rappresentiamo un popolo e una regione – ha concluso Nicola -, ed è a loro che dobbiamo rispondere. Lo faremo con il lavoro, il sudore e la fame di vittorie. Conosco solo questa ricetta”.
Luciano Onnis
