di Luciano Onnis
Via al calcio mercato della sessione invernale, altrimenti detto “di riparazione” dove chi ha necessità o sbagliato il mercato estivo, cerca di porre rimedio ai vuoti registrati in organico nel girone di andata. Fra i più bisognosi c’è sicuramente il Cagliari di Tommaso Giulini e, sul campo, Davide Nicola. Più il direttore sportivo Nereo Bonato, responsabile del mercato. Vosa serva ai rossoblù, non è un mistero: un portiere e un attaccante che segni sono indispensabili, ma anche un centrocampista di spessore e personalità. Se poi dovessero esserci uscite, occorrerà compensarle.
Per il Cagliari non sarà facile muoversi, con le casse vuote e l’esigenza di mantenere gli equilibri di bilancio. Girano alcuni nomi che non si sa quanto siano di comodo o inventati per tenere buona la piazza. I bene informati danno per essere in dirittura d’arrivo lo scambio di prestiti di Scuffet e Caprile fra Cagliari e Napoli. Ma a giugno ciascuno ritorna a casa sua. In pratica, una soluzione a termine, senza futuro. Se il problema portiere sembra essere in cottura, la ricerca di un attaccante dal gol sempre in canna, è abbastanza complicato. Giocatori ad hoc, in giro non ce ne sono. Chi li ha se li tiene, o chiede cifre esorbitanti, lontanissime dalle disponibilità della società rossoblù. Chiunque arriverà – se arriverà -, non sarà un killer d’area di rigore. Quelli si costruiscono in casa o si trovano per bravura dell’area scouting nei mercati esteri sud americani. Cosa che non sembra essere nelle corde della società di Giulini. Non solo movimenti in ingresso, ma sarebbe forse opportuno farne qualcuno anche in uscita. Se non altro per risparmiare qualche soldino da utilizzare per eventuali new entry. Qualche sacrificio si può fare, ma solo se calibrato a un reinvestimento. Nel Cagliari sono più d’uno i giocatori in surplus. Che però non sembrano avere mercato. Da oggi 2 gennaio e fino al 2 febbraio si vende, si compra, si scambia. Chi fra i tifosi del Cagliari spera in salvifiche rivoluzioni, non si illuda. La corda è corta e non si può tirare più di tanto.
